POST-TRAGEDIA Laurie Anderson “suona” l’uragano Sandy
Per esorcizzare ha realizzato un’opera monumentale insieme al Kronos Quartet
Premessa: nel 2012 l’uragano Sandy si è abbattuto sulla costa orientale degli Stati Uniti e del Canada e sull’America centrale. Statisticamente detiene il lugubre secondo posto in quanto a devastazioni, subito dopo l’uragano Katrina. Laurie Anderson, una delle più grandi artiste multimediali, ha cercato di “sc o l pi r e” in oltre trenta frammenti sonori l’intera esperienza umana vissuta sulla sua pelle durante il disastroso evento, trasformando in catarsi la sofferenza provata nota dopo nota. Per questa opera sono stati chiamati in ausilio i Kronos Quartet ( David Harrington, John Sherba, Hank Dutt, Sunny Yang), l’ensamble perfetto per il rigore stilistico della Anderson. Ulteriore premessa: avvicinarsi a questa monumentale opera senza la necessaria concentrazione e senza prendersi il tempo necessario, porta l’ascoltatore fuori strada. Siamo in un limbo tra la classica, il jazz e la sperimentazione; Laurie richiede di immergersi e rivivere ogni pensiero, ogni testimonianza, ogni sofferenza attraverso la “spoken poetry” e la musica. Non ha mezze misure, desidera penetrare con una lama affilata sino alla profondità dell’anima. The Dark Side cristallizza al meglio l’intera idea del progetto, diventando il fulcro di Landfall insieme a Nothing Left But Their Names. L’elettronica si sposa perfettamente agli archi – e, in definitiva alla natura evocata – in quattro capi- toli: The Water Rises, R i d in g Bycicles Through The Muddy Streets, Never What You Think It Will Be e The Wind Lifted The Boats And Left Them On The Highway, con una maestria compositiva degna di Brian Eno. “Sono sempre stata affascinata dal complesso rapporto tra parole e musica”, commenta Laurie, “sia nei testi delle canzoni che nelle sopratitolazioni e nelle voci fuori campo. Nell’album gli strumenti orientano il loro linguaggio attraverso un software di testo”. In contemporanea con l’album Skira Rizzoli pubblica il volume All The Things I Lost In The Flood, una collezione di lavori della Anderson riesaminati personalmente dal suo vastissimo archivio.