Il sindaco di Bagheria rischia il processo: si autosospende dai 5Stelle
Guai per Cinque
PROCURA di Termini Imerese ha chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco di Bagheria (Palermo), Patrizio Cinque, del Movimento 5 Stelle. Cinque è accusato di turbativa d’asta, falso, abuso d’ufficio, rivelazione di segreto d’ufficio e omissione di atti d’ufficio. Il giovane sindaco grillino, che nel frattempo si è autosospeso dal movimento, è indagato nell’ambito di un’inchiesta sull’affidamento del servizio dei rifiuti, sulla gestione del palasport e sull’abusivismo edilizio che coinvolge altre 22 persone, fra cui il vicesindaco Fabio Atanasio, l’ex commissario della Provincia di Palermo Manlio Munafò, imprenditori e dipendenti comunali. Nel settembre scorso, i carabinieri, su disposizione del giudice per le indagini preliminari del tribunale termitano, Michele Guarnotta, avevano notificato la misura cautelare dell’obbligo di firma, disposizione poi annullata. Cinque ha sempre respinto ogni accusa. Claudia Mannino, deputata ex M5s attacca: “Ricordo che Cinque è colui che, con un’eleganza che fa capire di che personaggio si tratti, mi ha etichettato come ‘minchiona‘ poiché con la mia attività parlamentare già nel 2014 ho fatto inasprire le sanzioni contro i proprietari degli immobili abusivi con ordinanza di demolizione inevasa. Per questo insulto ancora aspetto la solidarietà del “capo politico” e dei parlamentari M5S, mai pervenuta, che invece hanno difeso e supportato il sindaco”.