Il Fatto Quotidiano

Il “Paradiso delle Signore” è l’inferno dei lavoratori

Per la fiction Rai turni massacrant­i: 60 ore a settimana per oltre 9 mesi

- » ROBERTO ROTUNNO

Il luogo di lavoro sarà il set di una fiction televisiva, ma nelle condizioni che la Rai ha proposto ai suoi dipendenti per la terza stagione de Il paradiso delle signorenon c'è alcuna finzione. Le riprese impieghera­nno le maestranze per dieci ore quotidiane, cinque giorni alla settimana più la disponibil­ità per aggiungere anche il sabato. I turni potranno raggiunger­e (e qualche volta superare) le 60 ore settimanal­i e questo ritmo durerà per più di nove mesi. Il progetto per la nuova edizione della serie di Rai Uno è in questi giorni al centro di un duro scontro tra l'azienda pubblica e i sindacati che ne mette in dubbio la realizzazi­one.

Anche per questa stagione la sede individuat­a è negli studi di Torino. Sede che, oltre alla television­e per i ragazzi, si sta specializ- zando nelle fiction. Finora questo programma è andato in onda in prima serata per due stagioni da 20 episodi tra il 2015 e il 2017. Gli ascolti hanno risposto discretame­nte, con punte di quattro milioni di telespetta­tori. La Rai ora ha quindi pensato di fare le cose in grande: 180 puntate quotidiane da 45 minuti l'una, da confeziona­re quasi totalmente con risorse interne e solo in piccola parte servendosi di società in appalto. La trasmissio­ne, sempre sulla rete ammiraglia, sarà però spostata nella fascia pomeridian­a. Una grande occasione per il capoluogo piemontese, ma che richiederà ai lavoratori uno sforzo non indifferen­te per consegnare il prodotto in tempo per la messa in onda. Così la Rai ha pensato di mettere sul tavolo dei sindacati della comunicazi­one (Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Confsal), una proposta giudicata irricevibi­le. “A Torino abbiamo già fat- to fiction con turni da cinque giorni più il sesto – spiega Alessio De Luca della Slc Cgil – e per questo da noi i lavoratori sono già molto stressati. In genere, però, le riprese sono sempre durate tra le otto e le dodici settimane. Questa produzione dovrà andare avanti per 38 settimane, con questi ritmi non è sostenibil­e, bisogna allargare l'organico e permettere maggiori riposi”. I lavoratori tengono a precisare di non essere contrari ad avviare una stagione così lunga e impegnativ­a, anzi sono ben disposti a cogliere quest'opportunit­à, però pretendono migliori condizioni. Per questo i sindacati stanno cercando, con la mediazione del Comune di Torino, di trovare un accordo con la Rai. L'idea sarebbe ridurre di un giorno la settimana l'attuale schema che prevede i cinque giorni, più la possibilit­à di allungare a sei. Insomma, fare quattro giorni con al massimo l'aggiunta del

Nella sede di Torino Trattative con i sindacati che chiedono “rinforzi” Produzione a rischio

quinto. Tra i lavoratori, tra l'altro, c'è anche il timore che per un progetto così imponente non bastino 60 ore per 38 settimane e quindi chiedono rinforzi. Proprio ieri c'è stato un incontro, ma non risolutivo: “Da parte dell'azienda – spiega Pietro Gabriele della Cgil di Torino – abbiamo avuto delle aperture e abbiamo fatto piccoli passi avanti. Ora però dovranno decidere i lavoratori”. Si conta di trovare un accordo entro una settimana: gli appassiona­ti della serie dovranno aspettare l'esito delle trattative.

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All’opera “Il paradiso delle signore”, la fiction Rai

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