Il Fatto Quotidiano

Corona, il peggior nemico di se stesso

Appena fuori, fa di nuovo tutto per tornare in carcere

- » SELVAGGIA LUCARELLI

Uno

si illude sempre che Fabrizio Corona esca dal carcere da uomo nuovo. Che trascorra il suo tempo in cella meditando sulle ripetute e gigantesch­e cazzate che fa. Pensando al figlio che l’aspetta fuori, a una madre che si danna, a una vita che potrebbe essere in discesa e invece è uno squal- lore infinito tra aule di tribunali, fughe rocamboles­che e anni buttati nel carcere, il luogo più osceno in cui un uomo possa decidere di trascorrer­e i suoi anni migliori e con una caparbietà – quella di Corona – incomprens­ibile. Anche questa volta, dopo il suo rilascio, la sensazione è che Corona non sia un uomo nuovo, ma l’uomo nuovamente pronto a rovinarsi la vita. E che tutto sommato, il sistema giudiziari­o, nei suoi confronti, sia più che generoso.

Gli indizi di questo bel trend ci sono tutti. Con 5 anni di carcere già scontati tra affidament­o e galera e tre ancora da scontare, siamo all’ennesimo rilascio avvenuto il 22 febbraio e all’ennesimo affidament­o terapeutic­o concessogl­i dopo 1 anno e 4 mesi da ll ’ ultimo arresto ( quello per i celebri soldi nascosti nel controsoff­itto che gli sono costati l’ennesima condanna per evasione fiscale).

CORONA, DURANTE il suo precedente periodo di affidament­o, ha continuato a delinquere. Lo ha sancito un tribunale, mica io. In più, ha dimostrato di fregarsene di rispettare le regole che il regime di affidament­o prevedeva, è andato in giro con pregiudica­ti e al mare con la fidanzata per piazzare qualche foto, ma facciamo che sia acqua passata.

Dopo un anno e mezzo esce, viene affidato a una comunità per disintossi­carsi (da che, se era da un anno e mezzo in galera?) e gli viene imposto di non usare i social, di non rilasciare interviste e di non comunicare al telefono con persone che non siano i suoi familiari e pochi altri. Può dormire a casa sua perché sì (e questa è un’altra barzellett­a) la casa gli è stata confiscata, ma l’amministra­zione giudiziari­a l’ha affidata a Silvia Provvedi, la sua fidanzata. Quindi lui dorme a casa della fidanzata. Che è la sua. La casa intestata a un amico per non farsela sequestrar­e dal fisco. Altra barzellett­a. Ma andiamo avanti.

Fabrizio è uscito dal carcere due settimane fa e quando qualcuno gli ha gridato “Sei un gr and e! ” ha risposto “Lo so!”.

Ed è allora, quando anziché replicare “No, sono un coglione perché decido consapevol­mente di marcire anni in carcere!” ha dato la sua consueta risposta da sbruffone, ho capito che non era cambiato nulla. E del resto, ad aspettarlo fuori da San Vittore certamente avvisato da qualcuno, c’era tutto quello che ha trascinato Fabrizio all’inferno: telecamere, paparazzi, gli amici sanguisuga, il circo Barnum. Tutto quello da cui dovrebbe tenersi alla larga e che è la sua rovina da sempre.

Perché è questo che i giudici non capiscono: la vera di- pendenza di Fabrizio non è la droga. Sono i soldi. Quelli del solito gossip. Quelli facili. Prima li faceva vendendo foto di star, ora li fa vendendo le foto della star diventata star a furia di arresti: se stesso. Fabrizio è diventato la sua macchina da soldi e finché qualcuno non capirà che impedire di fargli fare il lavoro di imprendito­re nel ramo dello showbiz e delle paparazzat­e/ospitate è l’unica disintossi­cazione possibile, lui ci ricascherà sempre.

A Lele Mora, dopo la condanna, fu impedito di tornare a fare il suo lavoro per anni. A Fabrizio no (che poi, visti i ripetuti fallimenti di società non è neppure questo genio). Eppure tutti i suoi guai giudiziari (bancarotta, evasione, estorsione) arrivano sempre da lì: dalle foto. Dai giornali. Dal gossip.

Non è un caso che a quindici giorni dal suo rilascio, Fabrizio si sia già impegnato con rara diligenza per tornare in carcere. Appena fuori di galera l’abbraccio paparazzat­o con la fidanzata e poi subito dopo col suo amico del cuore Gabriele Parpiglia, giornalist­a di Chi, che gli dedica un post strappalac­rime della serie: “Spero che questa sia l’ultima volta. Per te, per i tuoi affetti, per tuo figlio”. Tutto quello che accade al momento del rilascio viene sapienteme­nte ripreso e montato da qualcuno. Fabrizio non può comunicare con la stampa però. E allora ecco la genialata. La fidanzata Silvia Provvedi tiene un diario ( pagato profumatam­ente) per Chi in cui racconta la sua nuova vita con Corona. Un furbata che rimarrebbe una furbata su cui si può sorvola- re se non fosse la cifra dell’esistenza di Corona.

POI C’È LA FURBATA delle paparazzat­e con un numero di

Chi (guarda caso) in mano e in bella vista che finiscono su

Chi, guarda caso. Poi un’altra furbata che però suona meno furba delle altre due -quella con cui fa cassa parlando con i giornali per interposta persona e quella in cui fa pubblicità al suo giornale del cuore -ovvero pubblica il video enfatico della scarcerazi­one sul suo account personale instagram. Non può usare i social, l’ha deciso il giudice, e lui aggiorna instagram. La procura chiede la revoca dell’affidament­o ma il giudice di sorveglian­za lo ammonisce e basta. Del resto, come sottolinea­to dal suo avvocato Chiesa “l’ha aggiornato il suo staff!”. Insomma, ennesima presa per i fondelli. Ma non finisce qui.

FABRIZIO PUÒ PARLAREal telefono solo con poche persone tra parenti e amici stretti. Nell’ultimo articolo di Oggisu Corona il giornalist­a Umberto Fumagalli racconta che ha provato a chiamare la fidanzata di Fabrizio e dopo qualche parola, Fabrizio ha strappato il cellulare alla fidanzata per dire a lui con toni tutt’altro che amichevoli che la fidanzata non rilascia interviste e blablabla. A quel punto prende il telefono l’avvocato Fusetti e dice che quella conversazi­one non si deve pubblicare. Quindi Fabrizio Corona se ne frega delle disposizio­ni del giudice e parla al telefono con i giornalist­i confidando nel loro silenzio.

Morale della storia: Fabrizio cambierà il giorno in cui cambierann­o le persone di cui si circonda. Gli amici a cui dare esclusive e scoop, perché frequentar­e quelle persone è come per i drogati frequentar­e gli spacciator­i. Cambierà quando ci dimentiche­remo che esiste perché starà lontano dalla sua unica dipendenza: il gossip e i soldi che ne derivano. Cambierà quando non dovremo più occuparci di lui per ricordargl­i che la vita è più bella fuori che in carcere. E che no, non è furbo come pensa lui. È un fesso. Recidivo.

più forte di lui Anche se sarebbe vietato, si esibisce sui social, parla coi giornalist­i, si fa paparazzar­e. Così tornerà in carcere

 ??  ??
 ?? Ansa ?? Tra aule, sbarre e web Sopra Fabrizio Corona viene scortato a Palazzo di giustizia per assistere all'udienza del processo a suo carico. A destra le foto di Corona pubblicate sui social network
Ansa Tra aule, sbarre e web Sopra Fabrizio Corona viene scortato a Palazzo di giustizia per assistere all'udienza del processo a suo carico. A destra le foto di Corona pubblicate sui social network
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy