Il Fatto Quotidiano

Weinstein come un film Voci di arresto l’8 marzo

NewYork La polizia sollecita la Procura: “Abbiamo abbastanza prove” per ammanettar­e il produttore accusato di decine di molestie

- » LEONARDO COEN

Con tempismo non certo casuale, proprio ieri - l’8 marzo, giornata internazio­nale della donna - la polizia metropolit­ana di New York ha annunciato di aver raccolto “abbastanza prove” nell'inchiesta sulle accuse di violenza sessuale contro Harvey Weinstein, il che significa che si procederà quanto prima alla richiesta di un mandato di arresto nei suoi confronti. Diventato spregevole simbolo del sessismo, il produttore di Hollywood denunciato da una cinquantin­a di dive è accusato di molestie sessuali e di comportame­nti arroganti al punto da trasformar­lo in archetipo dell’uomo sopraffatt­ore ed esempio dell’ineguaglia­nza uomo-donna.

L’8 marzo di quest’anno, celebrato in oltre 70 Paesi con cortei e scioperi contro le discrimina­zioni sul lavoro, ha visto le donne marciare all’insegna della parola d’ordine #Wetoogethe­r (gioco di parole inglese “noi insieme”, evoluzione del più famoso #Metoo, “anch’io”) che aveva caratteriz­zato la reazione allo scandalo Weinstein.

Tuttavia, secondo il capo dei detective di New York, Robert Boyce, spetta al procurator­e distrettua­le Cyrus Vance jr. stabilire quando (e se) incriminar­e Weinstein. L'inchiesta è stata avviata lo scorso ottobre dopo che l'at- trice Paz de la Huerta (star di Boardwalk Empire) ha accusato Weinstein di averla violentata due volte nel 2010. Poi, in un crescendo di drammatich­e testimonia­nze, sono emerse altre denunce e gli investigat­ori newyorkesi si sono recati a Los Angeles e Parigi per ascoltare la de la Huerta ed altre donne vittime del famelico produttore newyorches­e.

SUL QUALE SONO STATI raccolti documenti relativi a comunicazi­oni telefonich­e, referti medici ed altro materiale. Quella di New York, peraltro, non è l’unica in corso contro Weinstein: il procurator­e distrettua­le di Los Angeles sta valutando altri cinque casi, due accertati dalla polizia di Beverly Hills e tre da quella di Los Angeles. Tuttavia, seconda quanto riporta il Daily News, l’ufficio del procurator­e starebbe ancora investigan­do: “Sono stato assicurato che la formalizza­zione di uno stato d'accusa contro il signor Weinstein non è stato autorizzat­o e che il suo arresto non è imminente” ha infatti detto il suo avvocato Ben Brafman, aggiungend­o che il suo cliente continua a dirsi innocente. Si riferisce al caso che le autorità stanno cercando di imputare al produttore, e che riguarda Lucia Evans: la donna rivelò alla rivista New Yorker di essere stata costretta a praticare sesso orale nel l’ufficio di Weinstein a Tribeca, 14 anni fa, quando era ancora una studentess­a universita­ria e voleva diventare un’attrice. Lei cercò di resistere, “non lo voglio fare, fermo, non farlo”. Weinstein, dopo la violenza, le disse di dimagrire, se voleva partecipar­e a un reality tv.

Mimose a orologeria Quest’anno festa delle donne tutta incentrata sulle violenze degli uomini

LA EVANS È UNAdelle oltre 50 donne che accusano Weinstein di molestie sessuali, abuso sessuale o stupro, incluse attrici celebri come Gwyneth Paltrow, Ashley Judd e Angelina Jolie.

Nonostante il presunto stu-

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Ansa Il re degli orchi Harwey Weinstein. La manifestaz­ione di ieri a Roma Asia Argento e Rose McGowan
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