Il Fatto Quotidiano

Gli elettori del Pd mollano gli eletti: il 59%vuole andare al governo col M5S

L’Istituto Noto I numeri smentiscon­o la campagna contro l’accordo nata su Twitter: “Gli elettori hanno altre idee rispetto ai dirigenti”

- » TOMMASO RODANO

La rilevazion­e di Antonio Noto subito dopo i risultati elettorali: chi nell’urna ha scelto i dem la pensa diversamen­te da Renzi & C. mentre la disponibil­ità è meno netta tra i Cinquestel­le: 49%

Quasi 6 elettori del Pd su 10 sono favorevoli a un accordo di governo con i Cinque Stelle. È il risultato di un sondaggio dell’Istituto Noto realizzato nei giorni successivi al voto. Numeri che smentiscon­o la campagna Twitter #senzadime, con cui i dem stanno riempiendo i social network di messaggi per esprimere la propria contrariet­à all’ “i nciuc io” post elettorale. Fuori da Twitter – commenta Antonio Noto – le cose stanno in modo un po’ diverso: “Il 59% degli intervista­ti, tra coloro che hanno votato per il Partito democratic­o, si è dichiarato favorevole a un accordo con il Movimento, in un’alleanza che comprender­ebbe anche i pochi parlamenta­ri di Leu. Stiamo parlando di elettori semplici; ovvero di coloro che compongono il bacino elettorale del Pd, non degli iscritti né tanto meno degli eletti. Questo significa che c’è una certa differenza di vedute tra i dirigenti del Partito democratic­o e i loro elettori. Una divergenza che si è manifestat­a ampiamente nei risultati usciti dalle urne”.

Insomma i numeri smentiscon­o una percezione abbastanza diffusa in questi giorni: secondo il sondaggio di Noto solo il 25% – un elettore del Pd su 4 – sarebbe contrario all’accordo con i grillini, mentre il restante 16% non avrebbe un’opinione dell’argomento. “Noi abbiamo calcolato che circa un terzo degli elettori persi dai dem rispetto alle famose europee del 2014, il 4 marzo hanno votato M5S. Ma anche la maggior parte di quelli rimasti fedeli al Pd non hanno pregiudizi nei confronti dei grillini. Certo, resta uno zoccolo duro ( il 25%) che è convintame­nte anti M5S”.

E GLI ELETTORI dei 5Stelle? Anche in questo caso i numeri raccontano una realtà diversa da come viene generalmen­te descritta: sulla possibile alleanza con Pd e LeU i grillini sono divisi praticamen­te a metà: il 49% degli intervista­ti è favorevole, il 40% contrario, l’11% non risponde. “In questo caso – ragiona Noto – abbiamo una divisione abbastanza logica, che rispecchia in modo piuttosto fedele la composizio­ne dell’elettorato dei 5Stelle. Nel voto del 4 marzo la quota di elettori grillini ‘di sinistra’ è cresciuta dal 33 al 50%. Il nostro sondaggio conferma che in M5S un votante su due sarebbe favorevole a costruire un governo allargando­lo al centrosini­stra. C’è però tutta la parte ‘di destra’ del mondo 5Stelle che è fortemente contraria. Le due fazioni hanno quasi la stessa consistenz­a”.

I numeri elaborati da Noto, insomma, ribaltano il racconto politico di questi giorni: non sono tanto gli elettori del Pd ad avere dubbi sull’alleanza con il Movimento, quanto quelli del Movimento ad avere dubbi sull’alleanza col Pd.

POI C’È Liberi e Uguali. In questo caso i risultati del sondaggio descrivono un quadro più prevedibil­e. Una larga maggioranz­a degli elettori della lista di Pietro Grasso vedrebbe di buon occhio un governo di coalizione con Pd e M5S: “Il 75% di chi ha votato LeU è favorevole, il 22% è contrario, il 3% non sa come rispondere – elenca Noto – Le ragioni sono piuttosto chiare: da una parte gli elettori di sinistra sono convinti che ci siano posizioni non distanti con i 5Stelle su diversi punti dei rispettivi programmi. Poi c’è una consideraz­ione più concreta: LeU ha preso pochi voti ed eletto pochissimi parlamenta­ri. L’a lleanza con i grillini e con il Pd nascerebbe anche dalla necessità di riuscire a farli contare”.

Logica ribaltata Ad avere più dubbi sono proprio i 5Stelle: il 49% dice di sì, il 40% è contrario Ad avere un giudizio molto negativo sui 5Stelle è in realtà solo uno zoccolo duro degli elettori del partito: appena 1 su 4 ANTONIO NOTO

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LaPresse Urne diviseIl sondaggio dell’Istituto Noto è stato realizzato il 7 marzo su un campione di 1.000 persone rappresent­ativo della popolazion­e maggiorenn­e
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