Il Fatto Quotidiano

Kim e Trump sul filo di una pace atomica

Il faccia a faccia dopo mesi di insulti

- » GIAMPIERO GRAMAGLIA

■Il dittatore rosso e il presidente americano hanno annunciato i colloqui che dovrebbero risolvere quasi 70 anni di conflitto nella penisola asiatica. Due leader accomunati da eccessi e atteggiame­nti minacciosi

Che parabola!, Kim Jong- un: da Ro cket-man, ciccio bomba dell’Olocausto nucleare, a protagonis­ta dell’alba di pace nella penisola coreana. Tutto nel giro d’un mese, dopo un anno d’insulti reciproci con il presidente Usa, di test nucleari, di lanci missilisti­ci – provocazio­ni e azzardi, sempre con il rischio che qualcosa andasse storto.

Ovviamente, la parabola non è ancora compiuta e nessuno può oggi essere certo che mai lo sarà: l’imprevedib­ilità dei personaggi in causa induce alla prudenza. Se qualcuno già ipotizza un Nobel della Pace al trio Kim- TrumpMoon, sono fantastich­erie. Ma quel premio l’hanno vinto pure Kissinger o Arafat, che certo non erano pacifisti buonisti.

KIM, 34 ANNIda poco compiuti, resta il dittatore dell’unico dinastia comunista mai esistita, erede nel 2011 del padre Kim Jong-il, a sua volta erede del nonno Kim Il sung, il fondatore della Corea del Nord. E resta il più giovane capo di Stato al mondo e, forse, il maggiore accentrato­re di potere al mondo: è presidente del Partito del Lavoro, comandante supremo dell’Armata del Popolo e ha una sequela d’altre prebende. L’elenco sarebbe lungo almeno quanto quello delle abominevol­i nefandezze attribuite­gli, e più o meno confermate: l’eliminazio­ne del fratello, dello zio, della ex fidanzata, oltre che di bizzeffe d’oppositori veri o presunti. Affamatore del suo popolo e minaccia dell’umanità intera, Kim, che studiò in Svizzera sotto falso nome, ha nel suo profilo qualche tocco leggero: è un amante di film – specie americani – ed è un fan dellaNba. Dennis Rodman, uno della Hall of Fame del basket, e uno dei pochi cittadini americani ad averlo incontrato di persona, gli manda i saluti e un messaggio d’incoraggia­mento tramite il presidente Trump: “Ben fatto, Mr President – dice all’Ap, parlando del Vertice che verrà - … Porga i miei saluti al maresciall­o Kim e alla sua famiglia”.

In questa storia, Kim, descritto come un giovanotto rozzo, irascibile, violento, ha mostrato finezze diplomatic­he inaspettat­e: quando pareva essersi chiuso nell’angolo, avendo irritato pure Mosca e Pechino, l’interlocut­ore privilegia­to, ha colto al volo l’opportunit­à olimpica offertagli dal presidente sudcoreano Moon.

KIM JONG UN 1° GENNAIO 2018 Non è una minaccia ma una realtà, ho un bottone nucleare nel mio studio, gli Usa sono alla portata di un nostro attacco

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Reuters
 ?? Reuters ?? La dinastia rossaKim Jong-un nipote del fondatore del regime comunista dopo la guerra del 1950-1953
Reuters La dinastia rossaKim Jong-un nipote del fondatore del regime comunista dopo la guerra del 1950-1953

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