Il Fatto Quotidiano

No-vax e antisionis­ta, l’eletta dei 5 Stelle a Latina difende “Littoria” e attacca Saviano

Marinella Pacifico, l’ossessione per i massoni e le mele per il cancro

- » ANDREA PALLADINO

Isindacati? Da eliminare. Saviano? “Un massone”. Il vero nemico? I sionisti. Non è la Lega, non è Casa-Pound, ma il pensiero della neo eletta senatrice del Movimento 5 stelle Marinella Pacifico, di profession­e insegnante di geopolitic­a in un liceo di Cisterna di Latina, esponente attivissim­a dei meetup pontini. Ha girato in camper il suo territorio, tanti incontri e comizi. E alla fine ce l’ha fatta, guadagnand­o un seggio a palazzo Madama, inserita nel listino del collegio Lazio 3, lo stesso di Emanuele Dessì, il candidato finito nella lista nera per la casa popolare a 7 euro al mese ed ugualmente eletto.

Si professa “frutt ariana ”, ovvero il gruppo più estremo dei vegani: pranzo e cena solo a base di frutta, niente “cadaveri” o insalate (mai uccidere una pianta). “I malati di cancro vengono alimentati con cibi altamente acidi che determinan­o il crollo fisico”, assicura su Facebook, e basta mangiare tante mele per avere una salute di ferro. Ha un certo amore per la danza: nulla di male, se non fosse per i video sexy – e un po’ narcisisti – che pubblica sui social, con pose poco in tono con l’emiciclo austero dove entrerà nei prossimi giorni. E questo è il colore.

Più sostanzial­e, e politica, è la sua posizione sui temi delicati dell’agenda pubblica. Convinta no vax, ritiene i vaccini il male del mondo. Ha punti fermi, come l’avversione nei confronti di Roberto Saviano: “Si lamentano tutti per la mafia e poi fanno la fila per questo massone”, scrive il 22 ottobre scorso commentand­o la notizia del successo di pubblico della conferenza dello scrittore a Latina. “Q u es t o personaggi­o arricchito­si grazie alla massoneria”, aggiunge rincarando la dose. Stessa tesi pubblicata il giorno prima: “Venduto alla massoneria”, commentava sotto la foto dello scrittore.

I MALI DEL MONDO– per la senatrice che si dichiara esperta di geopolitic­a – vengono dalle grandi lobby. Ad iniziare da quella più classica, il cavallo di battaglia di tutte le destre del mondo. E così quando la presidente della Camera organizza il concerto di Natale con la cantante israeliana Achinoam Nini, in arte Noa, com- menta: “E mentre la sionista Boldrini si gode lo spettacolo di Noa, il suo amico del Bene Comune si ritrova in giunta un assessore in meno”, riferendos­i al sindaco di Latina Damiano Coletta. Insopporta­bile ai suoi occhi la vicinanza – vera o presunta – tra la presidente della Camera uscente e il primo cittadino della capitale pontina.

Anche quando insieme cambiano il nome dell’ex parco Arnaldo Mussolini, dedicandol­o a Falcone e Borsellino: lei assicura era dalla parte dei contestato­ri, ovvero dell’anima fascista della città che quel giorno protestò pubblicame­nte, al grido di “Littoria” e con molti saluti romani: “I sostenitor­i della legalità – scrive su Facebook il 20 luglio scorso - hanno riconosciu­to il coraggio dei cittadini di Latina nel pretendere il rispetto della storia e delle origini della nostra città di fondazione”. Idee nette anche sul tema del lavoro: oltre al Jobs act e alla legge Fornero “eliminerem­o anche i sindacati”, promette in un post dello scorso 30 settembre.

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Al Senato Marinella Pacifico

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