Da Piacenza a Prato: il voto nelle città con più immigrati
Nei 10 comuni con maggior numero di residenti stranieri, i consensi di romeni & C.
Cosa è successo alle scorse elezioni - segnate in modo pressante dalla paura di una alluvione di migranti - nei Comuni dove sono più alte le percentuali di stranieri? L'Ancitel ci dice che i primi 10 Comuni italiani con più residenti stranieri sul totale degli abitanti sono, a scalare: Pioltello, periferia di Milano, col 24,32 % della popolazione. Seguita da Monfalcone (20,78), da Campi Bisenzio (Firenze), Prato, Fonte Nuova (fra Mentana e Roma), Milano, unico capoluogo regionale, Ladispoli (Roma) sulla Tirrenica, Brescia, Cinisello Balsamo( Milano) e infine Piacenza con 17,85%.
Da notare: in nessuno di questi dieci Comuni prevalgono immigrati africani, o di religione islamica, quelli sui quali agisce di più la disinformazione e la speculazione razzista. Si sono insediate/i in massa centro e sudamericane/i. A Pioltello vengono soprattutto da Ecuador, Romania, Pakistan e Perù, a Monfalcone da Bangladesh (un terzo), Romania, Croazia e Bosnia, nei due Comuni toscani da Cina, poi da Albania, Romania e Marocco, a Milano al primo posto i filippini, poi egiziani, cinesi e peruviani, a Brescia compaiono gli indiani (che popolano le cascine della Padania), a Piacenza infine albanesi, romeni, macedoni e ucraini (o ucraine).
Ma la Lega di Salvini dove ha registrato i maggiori consensi convogliando anche voti di stranieri di prima immigrazione, già integrati, albanesi e romeni, ma pure filippini? A sorpresa a Piacenza, con circa il 28%. Qui il centrodestra conquista complessivamente la percentuale più alta fra i 10 Comuni: 48,03%. Un’Emilia di frontiera, anche ieri la meno “rossa” dell’Emilia, però con la Camera del Lavoro più antica d'Italia (1891), un tempo città di caserme e di cardinali (perfino 5 insieme). Stavolta il centrosinistra subisce una disfatta: nemmeno il 21% per il Pd che si piazza terzo dopo Lega e M5s, mentre LeU si ferma al 3,44.
Ed ora vediamo Pioltello (ecuadoriani, romeni, pakistani, peruviani), periferia di Milano cresciuta a città dopo il 1961: qui i consensi maggiori vanno ai 5 Stelle con quasi il 30%, ma lo schieramento complessivo del centrodestra è molto vicino al 48%. Fra le città ad alta immigrazione si salva soprattutto Milano dove l’eredità Pisapia evidentemente funziona ancora e dove Emma Bonino ottiene un clamoroso 7,65% di consensi per cui l’alleanza di centrosinistra supera il 34% dei suffragi. Un discorso analogo si può fare per città industriali, strutturate, di tradizione, nelle quali le sinistre hanno avuto a lungo un ruolo di governo: Brescia ( dove venne eletto anni fa il primo delegato di fabbrica extra-comunitario), Prato (la nostra Chinatown), Campi Bisenzio (dalle “trecciaiole” alla pelletteria e alla meccanica, a lungo maggioranze assolute del Pci), e la stessa Cinisello Balsamo formatasi nel 1928 con l’unione di due Comuni e cresciuta a città ai tempi del “boom”, oltre mezzo secolo fa. Il Pd tiene abbastanza a Campi Bisenzio e a Prato dove cinesi, albanesi, marocchini, romeni e paki- stani formano il 20 e il 19%.
Fra i primi 10 Comuni con più stranieri rispetto agli abitanti, va sottolineato, non figura un solo Comune del Veneto dal quale invece arrivano spesso notizie di provocazioni e di chiusure razziste. Non si dice quasi mai che, per concentrazione di immigrati, è quinto, dopo E- milia-Romagna, Lombardia, Lazio e Toscana nell’ordine. Evidentemente la cultura dell’accoglienza resta qui molto scarsa. Il solo Comune dell’alto Nord-Est con tanti stranieri risulta Monfalcone (Gorizia) con quasi il 21%. E qui i 5 Stelle sono la prima forza politica col 29%, seguiti da Pd e Lega.
Successivamente in graduatoria emergono, un po' a sorpresa, due Comuni della provincia di Roma la cui formazione è recente o recentissima: Ladispoli, sobborgo di Roma sulla Tirrenica, diventato una cittadina nel 1971 e Fonte Nuova (33.000 abitanti) risalente al 2001, frutto dell'unione di Tor Lupara e Santa Lucia. Qui gli immigrati residenti formano il 18-19% della popolazione. Il panorama elettorale è quanto mai frastagliato anche se il centrodestra conquista oltre il 42% a Ladispoli ( con Fratelli d'Italia al 9,40) e quasi il 40 a Fonte Nuova (con Fratelli d'Italia all'11,26). In entrambi i Comuni però va registrato il balzo dei 5 Stelle che spuntano rispettivamente il 37,60 a Fontenuova e il 35,56 a Ladispoli divenendovi la prima forza politica. Mentre il Pd e alleati si fermano qui al 15%. Situazione magmatica da seguire, monitorare, studiare, politicamente da interpretare. Ma chi lo fa?
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