Rimborsi ai consiglieri comunali Inchiesta per peculato a Genova
La Finanza acquisisce gli atti in Municipio
D opo la Regione Liguria, l’inchiesta per le spese pazze arriva al Comune di Genova. La Guardia di Finanza ha sequestrato in municipio la documentazione relativa ai rimborsi dei consiglieri della passata legislatura (guidata dal sindaco Marco Doria, centrosinistra) e di quella che si è insediata nel giugno 2017 (Marco Bucci, centrodestra).
L’inchiesta è nata dalla segnalazione di una funzionaria comunale. Il pm Massimo Terrile ha aperto un fascicolo per peculato a carico di ignoti. Nel mirino sono finite spese per cene, viaggi, spostamenti e regali ( periodo 2012- 2017). Secondo la dirigente, i rim- borsi sarebbero serviti a coprire spese personali e non istituzionali. Gli importi andrebbero da poche centinaia di euro a qualche migliaio. Cifre di gran lunga inferiori rispetto a quelle contestate ai consiglieri regionali indagati (62 in totale, eletti nelle consigliature dal 2005 al 2010). Dall’inchiesta erano emerse tra l’a lt ro spese per mutandine, libri, giochi, cibo per animali, motel e viaggi. Alle recenti elezioni politiche due imputati dell’inchiesta - Edoardo Rixi e Fran- cesco Bruzzone, entrambi della Lega - sono stati eletti in Parlamento.
Ora tocca al Comune: “Il nostro regolamento - fanno sapere dal Comune - riporta le tipologie di spese rendicontabili. I gruppi consiliari non hanno mai avuto la disponibilità di conti correnti o liquidità. Pagano di tasca propria e poi percepiscono l’eventuale rimborso”. Nelle scorse settimane il nuovo consiglio ha approvato un regolamento più severo.