Il Fatto Quotidiano

Ormai gli “statisti” non usano più nemmeno l’ipocrisia

- MARIO FRATTARELL­I

Ora sappiamo che le elezioni non hanno espresso maggioranz­e omogenee. Ma niente paura, Brunetta, attuale “uomo forte” e braccio destro del Caimano, ha la soluzione.

Con la consueta improntitu­dine ha detto senza peli sulla lingua che proveranno a formare un governo di destra, accogliend­o i fuoriuscit­i degli altri partiti. Nell’altro campo (si fa per dire), il distruttor­e della sinistra, bocciato sonorament­e dalla gente, annuncia delle strane dimissioni: se ne va ma solo dopo la formazione del nuovo governo! Vale a dire che non solo non si fa da parte come dice, ma dichiara di voler condiziona­re ogni scelta del Pd, anche da dimissiona­rio. L’in- tento lo vedono anche i ciechi. Essendo impossibil­e formare un esecutivo con Mr. B. (vista l’indisponib­ilità della Lega), vuole impedire ogni eventuale intesa con i 5Stelle per l’unico governo possibile, fondato su punti programmat­ici precisi.

A spoglio fatto, gli “statisti” che abbiamo non si premurano neanche di ammantare con un po’ di ipocrisia le porcate e i giochini usuali, dicendo magari che lo fanno per il bene della patria.

Non è niente di nuovo, ma il disgu- sto per la miseria etica del ceto politico da accatto che abbiamo trova sempre ulteriori motivi per alimentars­i.

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