Padoan: “Il Def sarà scarno, nessuna misura e solo tabelle”
IL QUADRO economico tendenziale “e basta”. Pier Carlo Padoan lo ha ribadito ieri ancora una volta, scandendo le parole, nel modo più semplice e chiaro possibile: il Documento di economia e finanza (Def) in arrivo tra un mese non conterrà alcuna indicazione programmatica di politica economica, da parte del governo uscente, perché dovrà essere il prossimo, qualsiasi esso sia, a definire misure e interventi per il futuro. E anche per questo Bruxelles attenderà che si instauri un governo stabile per dare il suo giudizio. Se i tempi andassero per le lunghe slitterebbe anche la richiesta di varare una manovra correttiva che Bruxelles era pronta a fare ad aprile (pari a circa 3 miliardi). Come è uso nella burocrazia europea, molto dipenderà da chi siederà a Palazzo Chigi. A ogni modo, entro il 10 aprile Gentiloni e Pa- doan presenteranno alle Camere il Def, scarno in versione “tabellare” senza nessuna indicazione 'programmatica” su Iva, tagli e coperture, sull'arrivo di nuove tasse o sull'eliminazione di vecchie. Il Parlamento lo esaminerà ed approverà ed entro il 30 sarà trasmesso alla Commissione Ue. Il nuovo governo potrebbe poi integrarlo. Tra il 10 e il 30 i partiti potranno presentare alle Camere le loro risoluzioni.