Il Fatto Quotidiano

Vaccini, decine di bambini respinti e proroghe regionali

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▶NESSUNA PRASSI

univoca: ieri, primo giorno di scuola dopo la scadenza per la presentazi­one dei certificat­i che attestino la vaccinazio­ne dei bambini (o la prenotazio­ne) i bambini non in regola dalle scuole dell'infanzia e dai nidi sono stati una decina di casi. Numeri piccolissi­mi rispetto a quanti in quella fascia d'età non risultano ancora vaccinati (almeno 30mila, secondo le stime). Molte regioni godono infatti di una proroga anche di diversi mesi legata all’anagrafe vaccinale (che deve comunicare alle scuole gli elenchi di chi non è in regola) mentre alcune scuole hanno deciso di prendersi qualche giorno di tempo nell'attesa che le Asl incontrino le famiglie e discutano dei motivi per cui non sono in regola. Ieri a Sulmona, in quattro sono stati rimandati a casa. Una delle mamme ha accusato la scuola di non aver dato alcuna comunicazi­one formale. Quattro anche i casi di Milano. In Sardegna sono stati respinti alcuni genitori che avevano presentato la sola fotocopia del libretto vaccinalem­entre sono tre i bambini respinti in Lazio, più di quindici quelli accolti nonostante non in regola. A Napoli, l’assalto: in centinaia hanno richiesto vaccinazio­ni e certificat­i. E c’è il timore che possano esaurirsi anche le dosi vaccinali.

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