La folle domenica raccontata da Ciotti & C.
Pistole in Grecia, assalto alla tv a Tunisi, hooligan a Londra, Sarri insulta la giornalista
Dicono, ma noi non ci giureremmo, che nell’ultimo weekend, un po’ annoiati benché in Paradiso si stia benissimo, alcuni dei grandi di Tutto il Calcio Minuto per Minuto, per l’esattezza Roberto Bortoluzzi, Enrico Ameri, Sandro Ciotti, Alfredo Provenzali e Everardo Dalla Noce, abbiano voluto dar vita a uno speciale Tutto il Calcio dall’alto delle loro postazioni privilegiate: da cui è possibile osservare gli stadi dei cinque continenti del globo terracqueo senza bisogno di ponti, cavi, antenne, auricolari. Dicono che l’espe rimento sia andato male. Praticamente abortito.
Roberto Bortoluzzi non aveva ancora finito di presentare gli inviati (molto virtuali) negli stadi di tutto il mondo quando Enrico Ameri era costretto a interromperlo da Salonicco (Grecia) perché al minuto 89 di Paok-Aek Atene l’arbitro Kaminis aveva annullato per fuorigioco un gol del Paok e il presidente del club, Ivan Savvidis, era entrato in campo pistola in pugno, spalleggiato da due guardie del corpo, per protestare.
PARTITA SOSPESA; e campionato pure, aggiungeva attonito Enrico Ameri. Che stava dando la parola al ministro dello Sport greco, Vasiliadis, ma veniva interrotto da Sandro Ciotti che con il più classico degli “Scusa Ameri!” interveniva da Susa, Tunisia, dove s’era appena concluso il match tra Etoile du Sahel e Club Africain (0-1). Il rigore decisivo assegnato nel finale aveva scatenato il finimondo e i tifosi dell’Etoile, dopo aver lanciato pietre in campo, avevano preso d’assalto la tribuna stampa aggredendo e ferendo due giornalisti di Wataniya , la tv che diffonde i match della Ligue 1 tunisina.
CIOTTI stava dando la parola ai dirigenti del network, intenzionati a sospendere tutte le trasmissioni, quando Everardo Dalla Noce, venendo meno al suo proverbiale e molto britannico aplomb, urlava “Scusa Ciotti” e interveniva da Londra per riferire che il West Ham era crollato in casa contro il Burnley (0-3), ma il risultato era niente in confronto alle tre invasioni di campo dei tifosi (uno dei quali eroicamente placcato dal capitano Noble) che avevano costretto i proprietari del club, Gold & Sullivan, a fuggire dallo stadio per ragioni di sicurezza. Dalla Noce stava offrendo il microfono al costernato capitano degli hammers, Noble, quando dall’Italia il pur garbatissimo Alfredo Provenzali era costretto a intervenire urlando “scusa Dalla Noce”. Era successo che al termine di Inter- Napoli 0- 0, match clou della Serie A, a una normale, educata domanda della giornalista Titti Improta di Canale 21 (“Le speranze scudetto del Napoli sono compromesse?”), l’allenatore Sarri avesse risposto: “Sei una donna, sei carina e non ti mando a fare in culo per questi due motivi”. In sala-stampa tutti avevano riso a crepapelle. E delle due l’una: o Provenzali non aveva capito la battuta, o il calcio era diventato una vergogna. Mondiale.