ANIMA LIRICA Reinventare il cinema attraverso la musica
La jazz singer Norma Winstone rivisita le colonne sonore, da Rota a Bacalov
escansado” è un tuffo nel mondo del cinema, dentro quell’immaginario popolare fatto di storie, fotogrammi e melodie che si imprimono nella mente pronte a riportare a galla le emozioni provate nel buio di una sala. Magia di una colonna sonora riuscita. Una magia che Norma Winstone, jazz singer e apprezzata scrittrice di liriche, esplora affiancata da Glauco Venier ( pianoforte) e Klaus Gesing (clarinetto basso, sax soprano), e aprendo il trio a Helge Andreas Norbaken (percussioni) e Mario Brunello (violoncello). Il risultato è “Descansado”, raccolta di musiche scritte da Nino Rota, Michel Legrand, William Walton, Bernard Her- man, Ennio Morricone, Armando Trovajoli, Madredeus, Luis Bacalov e Dario Marianelli per film di Scorsese, Godard, Wenders, Jewison, Zeffirelli, Olivier, Tornatore, De Sica, Fellini.
MELODIE ormai classiche che la creatività di Winstone, Venier e Gesing reinventa. A guidare arrangiamenti e invenzioni c’è la voglia di indagare le relazioni creative che intercorrono tra regista e compositore, ma soprattutto quella di sottolineare la molteplicità di modi in cui una colonna sonora contribuisce alla dimensione emozionale del film. In apertura “His Eyes, Her Eyes” (dl “Il caso Thomas Crown”) e “What Is A Youth?” (da “Romeo e Giulietta”) sono momento per saggiare coesione e potenzialità del gruppo. Coesione che è già empatia quando si arriva a “Descansado” (da “Ieri, oggi e domani”), qui Winstone riafferma le proprie capacità poetiche e firma le parole del suo canto, così fa anche per “Il Postino”, “Amar cord”, “Touch Her Soft Lips and Part”(da “Henry V”) e “Theme from Taxi Driver (So Close To Me Blues)”. Venier e Gesing la seguono sviluppando un sound che è sintesi riuscita tra l’atmosfera del film in oggetto e le emozioni messe in moto dal canto. Emozioni che raggiungono l’apice quando Norma si affida al “vocalese” per esplorare il Legrand di “Vivre sa vie”, poi “Lisbon Story”, “Malena”, “Meryton Townhall” (da “Orgoglio e Pregiudizio”) certa della complicità del suo trio. E di quella di Norbaken e Brunello.