Il Pd comincia a piegarsi: sì a un governo del Colle
La nuova linea Il Partito democratico apre a un’ipotesi di un esecutivo con “tutti dentro” di breve durata, benedetto da Sergio Mattarella
Il Partito democratico “garantisce il pieno rispetto delle scelte espresse dai cittadini e al presidente della Repubblica il proprio apporto nell’interesse generale” e “si impegnerà dall’opposizione”. Nella relazione di Maurizio Martina, votata dalla direzione del Pd lunedì, c’era anche questa affermazione. Nella fase di sbandamento elettorale, i Democratici divisi e senza meta, hanno comunque voluto addolcire i paletti opposti a Sergio Mattar ella in questi giorni: nessun governo con“gli estremisti ”( e dunque Luigi Di Maio e Matteo Salvini), ma neanche una chiusura netta e definitiva rispetto alle reiterate richieste di“responsabilità” del Colle. Ed è così che la locuzione “governo di scopo” entra nel dibattito.
GRAZIANO DELRIO, ieri mattina, ai microfoni di Radio Anch’ io, lamette così :“Se Mattarella ci chiedesse di fare il governo? Valuteremo. Il presidente ha sempre la nostra attenzione e la nostra collaborazione. Noi siamo disponibili ad ascoltare”. Il resto del ragionamento pure trasuda“responsabilità ”: “Non auspichiamo un governo M5S-Lega perché hanno fatto promesse che non sono realizzabili ”. Matteo Renzi non ha fatto mistero di “tifare” per un esecutivo del genere, con l’obiettivo di mettere alla prova i vincitori. Delrio poco dopo si traduce: “Le mie parole sono state travisate. L alinea è quella della direzione ”. Dunque, collaborazione con il Presidente.
La realtà è che il Pd sta cominciando a riflettere sulla variabile “governo di scopo”, anche detto“governo del presidente ”. Un’ ipotesi che ha esplicitato Gianni Cuperlo per la minoranza lunedì, ma che nessuno esclude nella maggioranza dem, a partire da Renzi. Il quale lo considera eventualmente un’opzione da mettere in campo tra qualche mese, dopo il fallimento di tutte le altre ipotesi. E da fare solo su richiesta specifica di Mattarella. Gli schemi multipli però già circolano ai piani alti dei Palazzi. Da quello che vuole un governo guidato da Gentiloni, composto però da tecnici. A quello che prevede la gui- da di Raffaele Cantone o Carlo Cottarelli. In molti, pensano a un giudice costituzionale. Magari Giuliano Amato.
E SE DI SCOPOsi tratta, sarebbe quello di fare una legge elettorale, con rapido ritorno al voto. Resta da capire chi lo appoggerebbe e quanto potrebbe durare. Gli scenari, però, sono prematuri: nel Pd l’invito di tutti è aspettare le elezioni dei presidenti di Camera e Senato per capire come si posizioneranno M5S e Lega. Mar- tina, che ieri si è dimesso da ministro dell’Agricoltura, intanto ha chiarito: “Sulle presidenze delle Camere siamo disposti a un confronto aperto in Parlamento”. E ha perimetrato i termini della discussione sul governo di scopo: “Non credo sia una responsabilità nostra indicare soluzioni di questo tipo”. Quindi, starà al Colle eventualmente prendersi l’onere della richiesta. Spiega Ettore Rosato: “Mattarella non è che chiede al Pd di fare il governo, al massimo po- trebbe chiedere a tutti i partiti di fare un governo prima di andare alle elezioni”.
NEL FRATTEMPO, tutti nel Pd cercano di capire quale sarà la vera strategia di Renzi. Andrea Orlando, che in direzione l’ha paragonato a Mao, non ha molti dubbi: “Bisogna evitare che alcuni si mettono a tirare il carretto e altri si mettono fuori a sparare. Quando Mao rimase isolato nel gruppo dirigente, inventò la parola d’ordine di sparare sul quartier generale”. Tanto è vero che “fonti orlandiane” avvertono il segretario-reggente: “Se i capigruppo saranno Rosato e Marcucci, Martina ha fallito”. Sono i due che Renzi vorrebbe. Perché se i big del Pd sono convinti che tornare a votare a breve non sia un’opzione, visto che il rischio è la definitiva scomparsa del partito, l’ex segretario a più di un interlocutore in questi giorni, ha detto che il voto per lui sarebbe una possibilità. Il sospetto dei colleghi di partito è che stia lavorando per “cuocere” il Pd e a quel punto farsi un suo partito. Ma anche in questo caso, prendere un po’ di tempo – magari con il governo di scopo – potrebbe essere una possibilità.
Ultima spiaggia Servirebbe anche per evitare di tornare al voto. Sospetti sulle intenzioni di Renzi Se Mattarella ci chiedesse di fare il governo? Valuteremo Il presidente ha sempre la nostra attenzione e collaborazione GRAZIANO DELRIO