Torna in cella Vadalà, già fermato (e liberato) per il cronista ucciso
▶LE MANETTE
sono scattate nuovamente in Slovacchia per Antonino Vadalà, imprenditore calabrese interessato anche dalle indagini sull'omicidio del giornalista slovacco Jan Kuciak (venne fermato assieme ad alcuni parenti per poi essere rilasciato). Stavolta è stato arrestato con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, riciclaggio e autori- ciclaggio. Nel mirino del Gico della Guardia di Finanza di Venezia è finita un’organizzazione legata alla ‘ndrangheta. Gli occhi degli inquirenti non si erano mai distolti dalla banda che, nel dicembre 2015, venne disarticolata al termine di un’operazione che permise il sequestro di oltre 400 chili di cocaina: dall’Ecuador lo stupefacente arrivava fino in Veneto e da qui in Lombardia e Slovacchia. Vadalà secondo gli in- quirenti si occupava di gestire i traffici esteri e di organizzare le coperture finanziarie. Le nuove indagini - che hanno condotto agli arresti di oggi - avrebbero dimostrato che il capo, Attilio Vittorio Violi, nonostante si trovasse in carcere a Venezia, aveva ricominciato a tessere le fila del sodalizio illegale: “Attraverso i colloqui con la moglie - è stato spiegato in conferenza stampa - forniva indicazioni ai suoi fedelissimi”.