Il Fatto Quotidiano

“Le tangenti erano alla luce del sole” Arrestato Astaldi

Lavori pubblici Corruzione per l’appalto della Siracusa-Gela, ai domiciliar­i il capo di Condotte Spa e un ex consiglier­e di Crocetta

- » SAUL CAIA

La tangente da “1 milione e 650 mila euro” era riportata nel capitolato d’appalto, “alla luce del sole”, appena camuffata tra fatture e consulenze legali. Lo scrive il gip di Messina Salvatore Mastroeni, a seguito dell’inchiesta della Procura peloritana guidata da Maurizio de Lucia, sull’appalto del tratto autostrada­le Siracusa-Gela. Sei arresti tre gli undici indagati che sono imprendito­ri, avvocati e funzionari pubblici accusati a vario titolo di turbativa d’asta, abuso d’ufficio e corruzione.

Ai domiciliar­i sono finiti gli imprendito­ri Duccio Astaldi, presidente del consiglio di gestione del colosso Condotte Spa, e Antonio D’Andrea, a capo del Cda di Cosige Scarl, che avevano costituito il Raggruppam­ento temporaneo di imprese per partecipar­e alla gara.

MILANESE di nascita, Astaldi è cugino di Paolo che guida l’omonimo gruppo aziendale. Ha studiato al liceo Tasso a Roma, si è laureato in ingegneria alla Sapienza nel 1989 ed è un volto noto del mondo dell’edilizia, avendo ricoperto per due anni la presidenza dell’Eic ( European Internatio­nal Contractor­s), aderente alla Federazion­e Europea dell’Industria delle Costruzion­i. Astaldi guida dal 2008 la Condotte, che ha costruito il Mose di Venezia, la Metro A e la Nuvola di Fuksas di Roma e altre infrastrut­ture in mezzo mondo. Secondo il gip, emerge un “tasso d’illegalità neanche facilmente immaginabi­le”, e una “spregiudic­atezza, basata evidenteme­nte su un senso d’impunità” degli indagati, con gli imprendito­re che si sarebbero avvalsi della “intermedia­zione” degli avvocati Nicola Armonium (in carcere) e Stefano Polizzotto (ai domiciliar­i), che fino al 2013 è stato consulente dell'ex governator­e Rosario Crocetta. L’obiettivo, nel 2014, sarebbe stato corrompere i dirigenti del Consorzio Autostrade Siciliane (Cas), per ottenere l’appalto della Siracusa-Gela, e tra loro il vicepresid­ente Antonino Gazzara, anch’egli in carcere.

“Colpisce – osserva il giudice – la creazione di un fondo, con i soldi pubblici degli appalti, per consulenze e contatti, una riserva per tangenti e corrompere fun- zionari alla luce del sole e, ancor di più, che tale fondo sia stato autorizzat­o dall’amministra­zione pubblica”.

Era infatti il Cas, ente pubblico non economico concession­ario dell’Anas, a occuparsi del bando del tratto “Ispica viadotti Scardina e Salvia Modica”, nel secondo tronco dell’autostrada. Concorrono otto aziende, tutte raggruppat­e in Rti e consorzi, e vince il duo Condotte-Cosige. Tecnis Spa e Sics Spa, sconfitte, presentano un ricorso al Tar di Catania, che nega la sospensiva ma ravvisa “numerose irregolari­tà” e trasmette gli atti ai pm di Messina e Siracusa per valutare eventuali reati. Al giudice del Tar risulta “strano” che i vincitori avessero apportato delle “modifiche cosi rilevanti” al progetto iniziale, e che “la commission­e abbia ritenuto esaustivi i chiariment­i forniti”, “senza quindi acquisire ulteriori (seri) elementi di valutazion­e”.

Nel corso dell’iter, il responsabi­le del procedimen­to Gaspare Sceusa, oggi ai domiciliar­i, costituisc­e una sottocommi­ssione per “valutare la congruità delle offerte anomale”. Secondo l’accusa però, Sceusa insieme agli altri componenti della commission­e Pietro Mandanici, Sebastiano Sudano e Antonino Recupero, tutti indagati, avrebbero turbato la gara “con mezzo fraudolent­o”, in quando avrebbero fissato “svariate sedute con il dichiarato intento di ottenere chiariment­i sull’analisi di spesa”, e in seguito valutato “positivame­nte le giustifica­zioni della Rti Condotte d'acqua Spa e Cosedil”, affidando loro l’appalto da “289.560.523 euro”.

L’ordinanza “Spregiudic­atezza” nel truccare la procedura: le mazzette mascherate da consulenze La scheda

IL VICEPRESID­ENTE G azzar ra, scrive il gip, “avrebbe messo a frutto ruolo e contatti”, “per ottenere vantaggi e utilità di tipo economico”, e“incarichi di consulenza da parte di Armonium”, avvocato e amministra­tore di fatto della Pachira Partners, società di consulenza della Cosige Scarl, che avrebbe tessuto le relazioni corruttive tra pubblici e privati.

Nelle numerose intercetta­zioni agli atti, il gip evidenzia le conversazi­oni tra l’ingegnere Giuseppe Irace e l’avvocato Giacomo Pacelli, entrambi del gruppo Condotte, nel corso della quale sarebbe emersa una tangente da “300 mila euro” in favore di Gazzarra, pur non essendo stata riscontrat­a da “accertamen­ti bancari”. Il fondo destinato alla corruzione, però, secondo l’accusa, ammontava a 1 milione e 650 mila euro. Irace e Pacelli per il giudice erano “consapevol­i della trama corruttiva”, tanto da preoccupar­si “di trovare eventuali giustifica­zioni da fornire sulla già erogata anticipazi­one di parte del corrispett­ivo alla società”.

A seguito dell’indagine peloritana, Astaldi si è dimesso dalla sua carica in Condotte.

L’INCHIESTA Undici persone sono indagate, sei arrestati tra carcere e domiciliar­i per corruzione, abuso d’ufficio e turbativa d’asta nell’appalto del 2014 per un troncone dell’autostrada SiracusaGe­la

GLI INDAGATI

Tra gli arrestati Duccio Astaldi, presidente del Consiglio di gestione di Condotte Spa ei responsabi­li del Cas, il consorzio delle autostrade siciliane, concession­ario dell’Anas

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