Salta l’ultimo ostacolo per l’estradizione di Battisti: Temer pronto a cancellare Lula
Il procuratore generale: sul terrorista italiano decide il presidente
Appare
sempre più vicina l’estradizione in Italia di Cesare Battisti. Il presidente brasiliano Michel Temer potrebbe porre fine a breve alla ultratrentennale latitanza dell’ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo, condannato all’ergastolo in via definitiva in Italia per 4 omicidi commessi durante gli anni di piombo. Ieri il procuratore generale della Repubblica, Raquel Dodge, in un parere inviato al Supremo tribunale federale (la Corte costituzionale, ndr), ha ribadito che la decisione finale sull’estradizione di Battisti “è politica, non giudiziaria, e attiene esclusivamente al presidente della Repubblica”.
Temer potrebbe quindi ribaltare la decisione del predecessore Luiz Inacio Lula da Silva che, il 31 dicembre 2010, come ultimo atto del suo secondo mandato, concesse lo status di rifugiato politico a Battisti nonostante il Supremo tribunale federale avesse dato parere positivo all’estradizione. La decisione di Lula fece precipitare le relazioni diplomatiche Italia-Brasile e ricucite dopo la fine dei governi Lula e della “del fina ” Dil ma, che hanno sempre garantito una rete di protezione a Battisti. Poi il conservatore Temer ha rilanciato le possibilità per l’Italia di far estradare Battisti. La richiesta presentata nel settembre scorso dal governo italiano ha messo in agitazione l’ex terrorista rosso al punto che, non sentendosi più al sicuro, ha tentato di fuggire in Bolivia un mese dopo la formalizzazione della nuova richiesta d’estradizione. La polizia lo ha però arrestato perché in tasca aveva 6 mila dollari e 1.300 euro in contanti non dichiarati. Battisti, 63 anni, originario della provincia di Latina, ha negato la fuga in Bolivia ma il ministro della Giustizia, Torquato Jardim, fu lapidario: “Ha tradito la fiducia concessagli”. La parola passa al giudice supremo Luis Fux, che deve dare parere definitivo sull’habeas corpus presentato dai legali di Battisti.