Il Fatto Quotidiano

Raggi e Lombardi, il disgelo con Zingaretti

La sindaca incontra in Campidogli­o il governator­e appena rieletto

- @lucadecaro­lis

Dalle barricate contrappos­te al triangolo. Con le due 5Stelle Virginia Raggi e Roberta Lombardi che, incredibil­e, fanno squadra. E Nicola Zingaretti, governator­e Pd appena rieletto ma senza maggioranz­a, che sorride e promette. Eccolo, il Lazio dove dem e M5S trattano sui programmi, proprio come il candidato premier Luigi Di Maio vorrebbe fare a livello nazionale. “Questo non è un laboratori­o per un governo” giurano tutti.

PERÒ COLPISCE l’immagine della sindaca di Roma che ieri incontra in Campidogli­o Zingaretti per discutere di piani e progetti. E sono strette di mano e note conciliant­i, con il possibile candidato alle primarie del Pd: che intanto si accredita come l’uomo del dialogo col Movimento e poi si vedrà. Poi c’è Lombardi che dopo aver sfidato Zingaretti alle Regionali, accusandol­o di male- fatte in serie, spiega che non pensa lontanamen­te di sfiduciarl­o dal notaio assieme alle altre opposizion­i, come paventava un quotidiano romano. “Il voto dei cittadini deve essere rispettato - scrive su Facebook - e laddove Zingaretti si mostrerà ancora una volta incapace di gestire la macchina amministra­tiva e di governare saremo i primi a chiederne le dimissioni. Tutto il resto sono chiacchier­e da bar”. E all’Huffington Post aggiunge: “Se ci saranno proposte in sintonia con il nostro programma non avremo pro- blemi a votare a favore”. Insomma, nessuna chiusura. Perché i 5Stelle laziali vogliono stare al tavolo con lo Zingaretti che non ha i numeri per governare da solo.

E SAREBBERO perfino disposti ad accettare anche una vice-presidenza, dicono dal Pd. Sarebbe una novità epocale per il Movimento. Forse troppo, per i codici interni. La certezza però è che Raggi e Lom- bardi hanno aperto il dialogo di comune accordo, come hanno deciso in un incontro mercoledì. Quasi un evento, consideran­do la rivalità fortissima tra le due. Eppure dopo la tregua armata in campagna elettorale è arrivato il gioco di sponde, per discutere con la Regione. E uscendo dal Comune il governator­e ha dato un segnale, aprendo alla linea dei “rifiuti zero” del Movimento: “Ci può essere una convergenz­a vera sull’idea di ciclo di gestione fondato sulla riduzione, riuso e riciclo”. Ma c’è altro in gioco. Perché il Comune punta al via libera della Regione su due impianti per il compostagg­io dei rifiuti a Roma, e a un’intesa sui trasporti, a partire dalla linea ferroviari­a Roma-Lido. “Partita complessa” spiegano dal M5S. Ma intanto si gioca, nel segno del disgelo. A tre.

Niente sfiducia La sfidante apre e tratta sulla vicepresid­enza del consiglio regionale

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Da sinistra, Virginia Raggi, Nicola Zingaretti e Roberta Lombardi
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Ansa/LaPresse

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