Il Fatto Quotidiano

Reddito C’è un Mezzogiorn­o benestante e non ignorante che ha votato per il M5S

- FRANCO NOVEMBRINI LETTERA NON FIRMATA FABRIZIO D’ESPOSITO CARLO STEVAN EMILIO BALDROCCO

Leggendo i fatti del giorno, sia politici che di cronaca, c’è da preoccupar­si per il futuro dell’Italia e dello spettacolo desolante che offre al mondo. Ma come si fa a rimanere un giurista della Corte costituzio­nale che usa un privilegio, discutibil­e che secondo il mio parere andrebbe abolito, come il commercian­te che intesta la sua auto alla nonna paralitica per avere il bollino per parcheggia­re in centro città o come la moglie di un politico che ottiene il permesso di andare in auto dove, quando e come vuole. Il personaggi­o in questione senz’altro conoscerà a menadito gli articoli della Costituzio­ne ma certamente dimostra, se resta al suo posto, di non averne capito lo spirito e il costo di vite umane che e stato pagato perché questa fosse applicata. Calamandre­i diceva che per capire la Costituzio­ne bisognava andare su per i monti e nei luoghi dove tanti giovani magari semianalfa­beti furono trucidati per poter dare a noi e ai nostri figli una democrazia che si reggesse sulla libertà e che i rappresent­anti delle istituzion­i servissero il nostro paese con dignità ed onore. Altro fatto degno di biasimo è la foto della direzione del Pd che dimostra l’interesse che hanno per il bene comune, che li mantiene, di fronte ad una crisi creata da una legge demenziale che è stata studiata per rendere completame­nte ingovernab­ile l’Italia. Il malvezzo di non ascoltare chi pone loro domande e interrogaz­ioni è di antica data tanto che spesso alcuni ministri, con giacca r cravatta d’ordinanza, si facevano vedere smanettare mentre venivano interpella­ti da interrogaz­ioni provincial­mente chiamate question time.

Renzi interpreta male i risultati elettorali

Ma chi l’ha detto che gli italiani hanno mandato il Pd all’opposizion­e? Questa è l’interpreta­zione del risultato elettorale fatta da DA GIORNI ASCOLTO ANALISI SUGLI ESITI elettorali e avverto un livello crescente di indignazio­ne di fronte al perpetuars­i della manipolazi­one delle motivazion­i che hanno determinat­o i risultati. Su tutti, la descrizion­e di un Sud gretto e ignorante sedotto dalla promessa del reddito di cittadinan­za. Che consideraz­ione per una terra culla di cultura, depredata delle proprie ricchezze, traslocate in un Nord povero e ignorante che per sopravvive­re emigrava lui al Sud. L’elettore tipo dei 5Stelle è così descritto: poco istruito, disoccupat­o o con scarso reddito, di età compresa tra i20e 35 anni. Bene. Io sono laureata, ultra specializz­ata, ultra formata e occupata con un dignitoso stipendio mensile, di età superiore ai 50, con un passato caratteriz­zato da volontaria­to e impegno per la tutela dei diritti civili. Credo nell’articolo 18, nella solidariet­à, nell’onestà, nella pace e nella possibilit­à di uno sviluppo equo e sostenibil­e libero da logiche clientelar­i e mafiose. E quest’ultimo è un elemento che nessuno ha considerat­o nell’espression­e di voto del meridional­e. La politica al Sud continua ostinatame­nte a fare accordi nei nostri territori con le mafie locali e a scendere a compromess­i per poter acquisire consensi elettorali.

Queste stesse consideraz­ioni credo abbiano pervaso l’intero meridione che condivide il desiderio e l’improrogab­ile necessità di gettare a mare mafia, ‘ndrangheta, sacra corona unita e politica collusa.

P.S. Sono di Messina, lì dove l’ex rettore candidato dal Pd si chiama Navarra e dove l’ex sindaco eletto con i voti del Pd si chiama Genovese, il cui figlio è appena stato eletto nel centrodest­ra. GENTILE LETTRICE di Messina, nella nuova campagna anti-grillina c’è l’immagine di un Di Maio andreottia­no o democristi­ano che sfonda al Sud grazie alle promesse as- Renzi che, come noto, è incapace di perdere e ancor più di analizzare le cause della sconfitta. Il voto degli italiani si può invece leggere, a mio avviso, ancor più chiarament­e così: basta Renzi e Berlusconi, non vogliamo le politiche e i programmi del Pd alle quali preferiamo quelle del M5S. Mi pare che la perdita di consensi del Pd in massima parte spostata sul M5S confermi decisament­e questa lettura. Il Pd dovrebbe quindi prendere atto della bocciatura del loro pro- sistenzial­istiche del reddito di cittadinan­za. È l’analisi becera e manichea prediletta da chi vuole dividere l’elettorato “vincente” in due: al Nord, la Lega votata dai ceti produttivi; al Sud, il M5S scelto da chi è disperato e quasi analfabeta. Ovviamente la lettura è più complessa e come scritto da lei nel voto meridional­e ai pentastell­ati c’è anche il rigetto delle ataviche mafie. Ma c’èundato che fa a pezzi questa “narrazione” dominante. Sono andato a guardare i dati elettorali della mia terra natìa in Campania. Centri ricchi, senza disperazio­ne o ignoranza, come Sorrento, Capri, Positano. Ebbene qui il M5S ha preso percentual­i dal 30 al 47 per cento (Positano). Chi glielo dice agli onniscient­i sociologi del Sistema? gramma e collaborar­e coi 5Stelle per la formazione di un nuovo governo anzichè arroccarsi ostinatame­nte sulle loro posizioni fallimenta­ri: errare è umano, perseverar­e è diabolico.

Mi pare che la posizione più saggia sia quella di Emiliano: un governo monocolore M5S sostenuto dall'esterno dal Pd. Il Pd dovrebbe anche tener presente che questa ingarbugli­ata situazione è stata creata anche da una scellerata e demenziale legge elettorale partorita da loro per ostacolare la vittoria del M5S ottenendo il risultato esattament­e opposto. Mai un “mea culpa” da parte di questo partito incapace e arrogante.

Senza conoscenza viene meno il concetto di democrazia

Noi non viviamo nella realtà, viviamo in una narrazione della realtà. Questa narrazione ci viene coartata da un insieme di poteri esterni, famiglia, amici, ambiente, media, È comprensib­ile il gioco delle parti dei vari soggetti politici, si può accettare il tentativo di far vedere la pagliuzza e non la trave, si può sopportare l’obiettivo di convincere per sfinimento, però a tutto c’è un limite. Dietro la tesi che il sistema è complesso, che semplifica­re è da ignoranti e che i migranti sono il problema: si tenta di nascondere la realtà che è di una semplicità disarmante. C’è uno scontro tra due visioni di società: una propende a detassare gli abbienti e l’altra a salvare i molto meno abbienti (poveri).

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LaPresse La marcia Nel 2017 per il reddito di cittadinan­za

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