Reddito C’è un Mezzogiorno benestante e non ignorante che ha votato per il M5S
Leggendo i fatti del giorno, sia politici che di cronaca, c’è da preoccuparsi per il futuro dell’Italia e dello spettacolo desolante che offre al mondo. Ma come si fa a rimanere un giurista della Corte costituzionale che usa un privilegio, discutibile che secondo il mio parere andrebbe abolito, come il commerciante che intesta la sua auto alla nonna paralitica per avere il bollino per parcheggiare in centro città o come la moglie di un politico che ottiene il permesso di andare in auto dove, quando e come vuole. Il personaggio in questione senz’altro conoscerà a menadito gli articoli della Costituzione ma certamente dimostra, se resta al suo posto, di non averne capito lo spirito e il costo di vite umane che e stato pagato perché questa fosse applicata. Calamandrei diceva che per capire la Costituzione bisognava andare su per i monti e nei luoghi dove tanti giovani magari semianalfabeti furono trucidati per poter dare a noi e ai nostri figli una democrazia che si reggesse sulla libertà e che i rappresentanti delle istituzioni servissero il nostro paese con dignità ed onore. Altro fatto degno di biasimo è la foto della direzione del Pd che dimostra l’interesse che hanno per il bene comune, che li mantiene, di fronte ad una crisi creata da una legge demenziale che è stata studiata per rendere completamente ingovernabile l’Italia. Il malvezzo di non ascoltare chi pone loro domande e interrogazioni è di antica data tanto che spesso alcuni ministri, con giacca r cravatta d’ordinanza, si facevano vedere smanettare mentre venivano interpellati da interrogazioni provincialmente chiamate question time.
Renzi interpreta male i risultati elettorali
Ma chi l’ha detto che gli italiani hanno mandato il Pd all’opposizione? Questa è l’interpretazione del risultato elettorale fatta da DA GIORNI ASCOLTO ANALISI SUGLI ESITI elettorali e avverto un livello crescente di indignazione di fronte al perpetuarsi della manipolazione delle motivazioni che hanno determinato i risultati. Su tutti, la descrizione di un Sud gretto e ignorante sedotto dalla promessa del reddito di cittadinanza. Che considerazione per una terra culla di cultura, depredata delle proprie ricchezze, traslocate in un Nord povero e ignorante che per sopravvivere emigrava lui al Sud. L’elettore tipo dei 5Stelle è così descritto: poco istruito, disoccupato o con scarso reddito, di età compresa tra i20e 35 anni. Bene. Io sono laureata, ultra specializzata, ultra formata e occupata con un dignitoso stipendio mensile, di età superiore ai 50, con un passato caratterizzato da volontariato e impegno per la tutela dei diritti civili. Credo nell’articolo 18, nella solidarietà, nell’onestà, nella pace e nella possibilità di uno sviluppo equo e sostenibile libero da logiche clientelari e mafiose. E quest’ultimo è un elemento che nessuno ha considerato nell’espressione di voto del meridionale. La politica al Sud continua ostinatamente a fare accordi nei nostri territori con le mafie locali e a scendere a compromessi per poter acquisire consensi elettorali.
Queste stesse considerazioni credo abbiano pervaso l’intero meridione che condivide il desiderio e l’improrogabile necessità di gettare a mare mafia, ‘ndrangheta, sacra corona unita e politica collusa.
P.S. Sono di Messina, lì dove l’ex rettore candidato dal Pd si chiama Navarra e dove l’ex sindaco eletto con i voti del Pd si chiama Genovese, il cui figlio è appena stato eletto nel centrodestra. GENTILE LETTRICE di Messina, nella nuova campagna anti-grillina c’è l’immagine di un Di Maio andreottiano o democristiano che sfonda al Sud grazie alle promesse as- Renzi che, come noto, è incapace di perdere e ancor più di analizzare le cause della sconfitta. Il voto degli italiani si può invece leggere, a mio avviso, ancor più chiaramente così: basta Renzi e Berlusconi, non vogliamo le politiche e i programmi del Pd alle quali preferiamo quelle del M5S. Mi pare che la perdita di consensi del Pd in massima parte spostata sul M5S confermi decisamente questa lettura. Il Pd dovrebbe quindi prendere atto della bocciatura del loro pro- sistenzialistiche del reddito di cittadinanza. È l’analisi becera e manichea prediletta da chi vuole dividere l’elettorato “vincente” in due: al Nord, la Lega votata dai ceti produttivi; al Sud, il M5S scelto da chi è disperato e quasi analfabeta. Ovviamente la lettura è più complessa e come scritto da lei nel voto meridionale ai pentastellati c’è anche il rigetto delle ataviche mafie. Ma c’èundato che fa a pezzi questa “narrazione” dominante. Sono andato a guardare i dati elettorali della mia terra natìa in Campania. Centri ricchi, senza disperazione o ignoranza, come Sorrento, Capri, Positano. Ebbene qui il M5S ha preso percentuali dal 30 al 47 per cento (Positano). Chi glielo dice agli onniscienti sociologi del Sistema? gramma e collaborare coi 5Stelle per la formazione di un nuovo governo anzichè arroccarsi ostinatamente sulle loro posizioni fallimentari: errare è umano, perseverare è diabolico.
Mi pare che la posizione più saggia sia quella di Emiliano: un governo monocolore M5S sostenuto dall'esterno dal Pd. Il Pd dovrebbe anche tener presente che questa ingarbugliata situazione è stata creata anche da una scellerata e demenziale legge elettorale partorita da loro per ostacolare la vittoria del M5S ottenendo il risultato esattamente opposto. Mai un “mea culpa” da parte di questo partito incapace e arrogante.
Senza conoscenza viene meno il concetto di democrazia
Noi non viviamo nella realtà, viviamo in una narrazione della realtà. Questa narrazione ci viene coartata da un insieme di poteri esterni, famiglia, amici, ambiente, media, È comprensibile il gioco delle parti dei vari soggetti politici, si può accettare il tentativo di far vedere la pagliuzza e non la trave, si può sopportare l’obiettivo di convincere per sfinimento, però a tutto c’è un limite. Dietro la tesi che il sistema è complesso, che semplificare è da ignoranti e che i migranti sono il problema: si tenta di nascondere la realtà che è di una semplicità disarmante. C’è uno scontro tra due visioni di società: una propende a detassare gli abbienti e l’altra a salvare i molto meno abbienti (poveri).