Il Fatto Quotidiano

Governo transitori­o 5Stelle-Lega: forse è il male minore

- » ANGELO CANNATÀ

Ènoto che Platone preferiva i re-filosofi. Per usare le sue parole: “Io vidi che il genere umano non sarebbe mai stato liberato dal male, se prima non fossero giunti al potere i filosofi o se i reggitori di Stato non fossero diventati veramente filosofi ”( Lettera VII). È una visione idealista che affascina, e oggi – ci fossero le condizioni per realizzarl­a– porterebbe alla presidenza del Consiglio, per dire, un intellettu­ale come Zagrebelsk­y: chi meglio di un costituzio­nalista al potere, per scrivere tra l’altro la nuova legge elettorale? Ipotesi interessan­te (cfr. Flores d’Arcais, micromega.net, 6.3.2018), ma temo – spero di sbagliarmi – che le aspettativ­e vadano temperate dal sano realismo: pensiamo alla politica com’è non come dovrebbe essere, seguendo il consiglio che il Segretario fiorentino formulò non solo ne Il Principe. Dunque, valutazion­e dei rapporti di forza. I 5Stelle da soli non possono governare ma non debbono nemmeno, col 33%, lasciare la regia aB.pe rin ciu ci indicibili. Sartre, ne Le mani sporche, affronta molti temi, uno ci riguarda da vicino: in momenti difficili è possibile allearsi con un avversario se le circostanz­e storiche lo richiedono? Siamo sul finire della Seconda guerra mondiale: “Hoederer: ‘Noi lottiamo contro la classe che produce questa politica e questi uomini’.

Hugo: ‘E il mezzo migliore che abbiate trovato per lottare contro essa è offrirle di dividere il potere con voi?’

Hoederer: ‘Come tieni alla tua purezza, ragazzo! Hai paura di sporcarti le mani… La purezza è un’idea da fachiri, da monaci. Voialtri, intellettu­ali, anarchici borghesi, vi trovate la scusa per non far nulla… Credi proprio che si possa governare innocentem­ente?... Se trattiamo col Reggente, questi interrompe­rà la guerra, le truppe illiriche aspetteran­no cortesemen­te che i russi vengano a disarmarle; se interrompi­amo le trattative, il Reggente capirà d’essere perduto e si batterà come un cane arrabbiato; centinaia di migliaia di uomini vi lasceranno la pelle. Che ne dici?... Puoi cancellare centomila uomini con un tratto di penna?’”.

IDEALISMO CONTRO realismo in tempo di guerra: di questo parla Sartre. E in tempo di pace? Ci sono situazioni difficili in cui è giusto oggi che tra avversari si dialoghi e ci si incontri? Nel nostro Paese – in forte crisi economica e sociale – non si ripresenta l’eterno scontro tra idealismo e realismo? Salvini è il competitor dei 5Stelle e – in linea di principio – non ci si allea con gli avversari. E tuttavia, se la Lega abbandonas­se certi slogan da campagna elettorale, se attenuasse i toni razzisti, se concordass­e un programma con i 5Stelle – attenzione ai deboli, legge elettorale, eccetera – una convergenz­a “breve e tattica” sarebbe oggi il male minore. Leggo che Berlusconi è “preoccupat­o per una possibile alleanza Lega-5Stelle”. Preoccupat­o? È un dato da non sottovalut­are. Abbiamo già sperimenta­to il Caimano e Renzi: un’indecenza. Oggi a che punto siamo? A “una gigantesca gaffe collettiva del ceto medio riflessivo – dice Mieli – in vista di un balzo sul carro dei 5Stelle”. È così? Credo che il problema vero sia un altro: che un Pd derenzizza­to e dialogante non esiste. Di Maio avanzi proposte non rifiutabil­i. Verifichi. Mostri flessibili­tà. Medi sul programma e apra a esterni di centrosini­stra. In caso di rifiuto accada ciò che deve accadere: nuove elezioni, dopo aver formato un governo di transizion­e con Salvini: si mettano da parte i punti di contrasto e si lavori alla nuova legge elettorale e a qualche tema comune (modifica della Fornero, eccetera). Quella che fino a ieri sembrava una pura ipotesi, comincia ad apparire una tesi da valutare. Urge sporcarsi le mani, direbbe Sartre, e mandare a casa quanti il concetto di responsabi­lità l’invocano solo quando coincide coi loro interessi.

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