Viterbo, inneggiava agli attentatori sui social network e aveva un arsenale in casa: arrestato dopo allerta Fbi
Il 24enne ha scritto: “È ora di ammazzare i bambini dell’asilo”
“Èora di ammazzare i bambini dell’asilo”. È stato un post su Instagram di un anno fa, taggato con l’hashtag #schoolshooting, ad allertare prima l’Fbi e poi la Digos italiana sulla pericolosità di Denis Illarionovs, il ragazzo di 24 anni arrestato ieri mattina a Bagnaia, frazione di Viterbo. Nato a Riga (Lettonia) ma residente nel Lazio, Illarionovs aveva in casa tutto il necessario per realizzare oggetti esplosivi, fra cui tre chili di nitrato di potassio, manufatti in plastica con micce annesse – su cui vi era riportata la scritta “la bomba”– polvere da sparo, un fucile, due pistole soft air e un tirapugni con lame “ad alta potenzialità offensiva”. Quanto basta, secondo gli inquirenti, per giustificare la custodia cautelare in carcere del giovane in ragione “di una sua consistente spregiudicatezza ed elevata pericolosità sociale”.
N e ll ’ ordinanza di 10 pagine firmata dal gip di Viterbo, Savina Poli, non si fa alcun riferimento a possibili collegamenti con organizzazioni terroristiche internazionali come l’Isis. Ma il giovane ha mostrato sui social network una forte ammirazione nei confronti di stragisti e omicidi. Su Facebook e DeviantArt, ad esempio, aveva pubblicato foto di Eric Harris e Dylan Klebold, autori del massacro al- la Columbine High School nel 1999, e del responsabile dell’uccisione dei poliziotti di Dallas nel luglio 2016, Micah Xaver Johnson, quest’ultimo definito come “il grande che ha bucato gli sbirri”.
Il 31 ottobre, subito dopo la strage della pista ciclabile a New York, definì l’attentatore Sayfullo Saipov “un altro angelo caduto”. La madre del giovane, da tempo in Germania per lavoro, lo aveva descritto come “un ragazzo problematico, chiuso in se stesso e non incline alla socializzazione”.