Sentenza P3, Verdini un po’ la sfanga e un po’ no
LA P3 ERA un’associazione segreta che ha violato la legge Anselmi con l’obiettivo di condizionare il funzionamento delle istituzioni e assoggettarle ai suoi scopi, ma non ne faceva parte. L’ex senatore di Forza Italia, poi stampella del governo Renzi, è stato assolto da questo capo di imputazione. Verdini però è stato condannato a un anno e tre mesi (e a pagare una supermulta di 600 mila euro) per finanziamento illecito ai partiti.
DOPO OTTO ANNI dalle prime misure cautelari, ieri è arrivata la sentenza di primo grado, a cinque anni dal rinvio a giudizio, pronunciata dalla IX Sezione del Tribunale di Roma. Il dispositivo di cinque pagine è denso di condanne e di prescrizioni. Sei anni e sei mesi per l’uomo che evoca il ricordo del crac del Banco Ambrosiano, 4 anni e 9 mesi per l’imprenditore e altre cinque condanne, non collegate all’associazione a delinquere. Condannati a dieci mesi l’ex sottosegretario all’Economia e l’ex assessore campano estranei alla P3, per diffamazione e violenza privata ai danni dell’ex governatore Stefano Caldoro, contro il quale fu diffuso un dossier falso con l’obiettivo di eliminarlo dalla corsa alla Regione Campania. Caldoro, difeso dall’avvocato Antonio Fasolino, ha chiesto e ottenuto un risarcimento simbolico di un euro. Da tempo, in privato, ha accettato le scuse di Sica. L’ex presiden- te della Cassazione
è stato condannato a due anni per abuso d’ufficio. Condannati a un anno e dieci mesi e
, rispettivamente ex presidente del Consorzio Tea ed ex presidente di Arpa Sardegna, per il filone relativo all’eolico e alle energie alternative. Il procuratore aggiunto Rodolfo Sabelli e il pm Mario Palazzi avevano chiesto diciotto condanne. Ma molte ipotesi di reato si sono estinte per prescrizio- ne, tra le quali quella contestata all’ex governatore sardo
Accuse cadute anche nei confronti dell’ex coordinatore toscano di Forza Italia e del direttore Unicredit di Iglesias
Tra le richieste di condanna ce n’era una per Pasquale Lombardi, il geometra di Cervinara (Avellino) reinventatosi giudice tributarista e tessitore di trame, secondo gli inquirenti uno dei fulcri dell’associazione segreta, di cui avrebbe fatto parte anche
la cui posizione è stata stralciata (per lui il procedimento è ancora in corso). Lombardi si è spento il 2 marzo a 85 anni.
Denis Verdini Flavio Carboni, Arcangelo Martino, Nicola Cosentino Ernesto Sica, ne Fabris Vincenzo Carbo- Pinello Cossu Ignazio
Massimo Parisi Stefano Porcu. Dell’Utri, Ugo Cappellacci. Marcello
SECONDO L’ACCUSA la P3 si adoperò per “influenzare la decisione della Consulta nel giudizio sul cosiddetto lodo Alfano” e per intervenire “sui magistrati della corte di Cassazione alla scopo di favorire una conclusione favorevole alla parte privata di cause pendenti sia di natura civile (Lodo Mondatori) sia penale come, ad esempio, il ricorso contro la misura cautelare”. “Dopo anni di gogna mediatica si certifica la mia estraneità a un’accusa infamante – commenta Verdini – ma resta l’amarezza per la condanna a un presunto finanziamento illecito che è stato esclusivamente utilizzato per pagare gli stipendi di un’azienda giornalistica”.