La Appendino placa la fronda e candida Torino all’Olimpiade
Giochi invernali 2026 I dissensi tra i 5S restano, la candidatura rimane “eventuale” ma intanto è partita la lettera per il Coni
La
lettera è partita. Ieri mattina la sindaca di Torino Chiara Appendino ha mandato al Coni la manifestazione di interesse per le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali 2026: “È il passo necessario per poter accedere alla fase di dialogo col Cio (Comitato olimpico internazionale, ndr), nella quale si potranno approfondire rischi e opportunità di un’eventuale candidatura”, ha scritto su Facebook la sindaca. “Martedì vado al Cio”, ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Potrebbe essere quello il momento per affrontare il tema di un’eventuale candidatura per il 2026, a cui sono interessate anche Milano e il Veneto. Sullo sfondo resta un problema: la ses- sione in cui l'organizzazione presieduta da Thomas Bach deciderà la sede dei Giochi invernali 2026 sarà a Milano e questo, secondo i regolamenti, escluderebbe le città italiane. Tuttavia il Coni, la Camera di commercio di Torino e i sindaci delle valli “olimpiche”, sperano in una deroga.
LA LETTERA è partita all'indomani di un incontro tra Appendino e i consiglieri del M5S. Per tre ore hanno cercato di superare il dissenso dei cinque “ribelli”: giovedì scorso avevano condizionato il loro sostegno a dieci requisiti che la maggior parte dei consiglieri ritenevano impossibili da soddisfare perché troppo rigidi, così quattro di loro lunedì hanno disertato il consiglio comunale facendo mancare la maggioranza alla sindaca. Saltata la discussione in Comune, Appendino ha ottenuto il sostegno dalla Città metropolitana: “La lettera dà seguito alla volontà dei territori dell’Area metropolitana, rafforzata dall’intesa con la maggioranza del consiglio comunale, la quale vive nel rispetto delle diverse sensibilità e valutazioni sul tema”, ha scritto su Facebook. Su questo si basa anche la dichiarazione degli altri grillini: “Nel rispetto delle va- lutazioni personali dei singoli consiglieri, il gruppo consiliare del M5s Torino appoggia la decisione della sindaca Appendino – si legge in una nota -. Il Movimento 5 stelle lavo- rerà con serietà nei prossimi mesi per capire se esistano i presupposti di sostenibilità economica, ambientale e sociale per procedere ad una eventuale candidatura”.
Resta contraria Deborah Montalbano, consigliera che dopo il 4 marzo ha lasciato il M5s e ieri si è detta dispiaciuta “pe rché le priorità e i bisogni della Città, ancora una volta, non coincidono con gli intenti politici”. Il resto delle opposizioni, invece, accoglie positivamente la decisione, ma aspetta le prossime mosse: “Vedremo lunedì se i ribelli met- teranno dei paletti che depotenzieranno la candidatura o se porteranno avanti la candidatura così come deciso già, anche da loro, nel Consiglio metropo li ta no”, afferma Fabrizio Ricca ( Lega). “L’i nv i o della lettera è un bene ma averlo fatto prima della discussione in consiglio non è un gesto di forza ma solo un escamotage tattico che fa emergere la paura ed è un segno di grande debolezza politica”, per il segretario cittadino Pd Mimmo Carretta e il capogruppo Stefano Lo Russo.
Prudenza
La sindaca: aprire il “dialogo” con il Cio per poi “approfondire opportunità e rischi”