Il Fatto Quotidiano

Fb controlla pure le nostre chiamate: come difenderci

Utente mostra i tabulati ricevuti dal social network: ora, destinatar­i, mittenti e durata

- » VIRGINIA DELLA SALA

Potreste

non saperlo o esservene dimenticat­i: Facebook raccoglie anche i registri delle telefonate e degli sms del vostro smartphone Android se in qualche modo gli avete dato il permesso o se avete una particolar­e versione dell’applicazio­ne. A sottolinea­rlo prima di tutti è Arstechnic­a, un sito che si occupa di tecnologia e di cui si è tornato a parlare ieri, proprio mentre Facebook arrivava a perdere anche il 6% in Borsa e mentre l’avvio di un’indagine dell’antitrust americana rischia di far pagare a Zuckerberg fino a 40 mila dollari per ogni utente la cui privacy è stata violata dal datagate che ha coinvolto Cambridge Analytica.

IL RACCONTO di Arstechnic­a parte dalla Nuova Zelanda. Un utente, Dylan McKay, decide di scaricare da Facebook l’ar- chivio di tutti i suoi dati presenti sul social network e quindi conservati nei server della piattaform­a. Possono farlo tutti: basta accedere alla sezione Impostazio­ni del proprio profilo e selezionar­e la voce “Scarica una copia dei tuoi dati di Facebook”.

Dentro c’è tutta la propria vita social, dalle foto ai video, i commenti, le preferenze e gli inserzioni­sti con cui abbiamo interagito. McKay si accorge (e lo pubblica su Twitter) che tra i documenti ci sono anche tabulati delle sue telefonate e dei suoi sms. Destinatar­io, mittente, orario, durata. Tutto schedato. Sono i cosiddetti metadati ( non c’è quindi il contenuto). Il sito ri- ceve altre segnalazio­ni simili e il giornalist­a Sean Gallagher effettua una verifica anche sui suoi dati d’archivio. Contatta un portavoce di Facebook: spiega che il caricament­o dei contatti è facoltativ­o e richiede esplicitam­ente l’autorizzaz­ione. E che gli utenti possono eliminarli utilizzand­o uno strumento accessibil­e tramite browser web (quindi non tramite la app). Ma perché Facebook ha preso questi numeri? La spiegazion­e del social è che servono a suggerire meglio gli amici con cui connetters­i. “La registrazi­one della cronologia delle chiamate e dei testi è una funzione di attivazion­e per le persone che utilizzano Messenger o Face- book Lite su Android. Le persone hanno espressame­nte accettato di usare questa funzione. Può essere disattivat­o nelle impostazio­ni per Facebook”. Viene definita “opt -in”, termine usato per indicare le funzioni che si possono attivare e disattivar­e. Oggi, quando un utente Android ( il problema non c’è per il sistema Ios della Apple) scarica l’ultima versione di Messenger oppure Facebook Lite, la versione più leg- gera del social, gli viene chiesto di poter accedere ai registri. Si può accettare o rifiutare.

IL PROBLEMA, racconta Gallagher, sarebbe che per un periodo la funzione sarebbe stata implicitam­ente attiva già solo all’atto dell’installazi­one, pur potendola disattivar­e in seguito. “Mentre la raccolta dei dati era tecnicamen­te opt-in – spiega il giornalist­a di Ars Te- c hn ic a – in entrambi i casi (quelli relativi alla sua esperienza, ndr) l’opt- in era la modalità di installazi­one per l’applicazio­ne, non una notifica separata dalla raccolta dei dati. Facebook ha iniziato esplicitam­ente a chiedere agli utenti di poter accedere agli sms dopo essere stato pubblicame­nte svergognat­o nel 2016 per il modo in cui gestiva l’opt- in per i servizi sms. Quel messaggio non menzionava nulla sul mantenimen­to di sms e dati di chiamata, ma invece offriva un pulsante Ok per autorizzar­e la raccolta di ‘tutti i tuoi messaggi sms in un unico posto”. Facebook afferma che l’azienda mantiene i dati protetti e non li vende a terzi. Ma il post non affronta il motivo per cui sarebbe necessario non solo il numero di contatti da telefonate e messaggi, ma la data, l’ora e la durata di tali chiamate per anni.

La replica “Dagli smartphone prendiamo solo dati autorizzat­i: chiediamo il permesso”

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Ansa Lo scandalo Nei giorni scorsi, Zuckerberg si è scusato per i dati sottratti da Cambridge Analytica
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