Il Fatto Quotidiano

B. sogna la riabilitaz­ione, va da solo sul Colle e scarica Premium a Sky

In attesa di guidare la delegazion­e forzista dal presidente Mattarella celebra le nozze con Rupert Murdoch, il rivale televisivo di sempre

- BARBACETTO E ROSELLI

Sarà il condannato per frode fiscale Silvio Berlusconi a guidare la delegazion­e di Forza Italia al Quirinale per le consultazi­oni. Una decisione presa ieri, a sorpresa, dopo che nei giorni scorsi si pensava fossero i capigruppo appena eletti, Mariastell­a Gelmini alla Camera e Anna Maria Bernini in Senato, a salire al Colle. Una riaffermaz­ione di leadership, ma non solo: è la conferma che Berlusconi è in cerca di una riabilitaz­ione politica che va di pari passo con quella giudiziari­a.

Poi c’è l’istanza di riabilitaz­ione presentata da Coppi e Ghedini al Tribunale di Milano che, se verrà accolta, renderà l’ex Cavaliere di nuovo candidabil­e nel giro di un paio di mesi, lasciandos­i alle spalle gli effetti della legge Se- verino. E dato che lo stallo istituzion­ale potrebbe portare a nuove elezioni nel giro di pochi mesi, per B. è un’occasione unica.

Anche perché restare in primo piano sulla scena politica è importante soprattutt­o per le sue aziende. Che ieri hanno segnato un punto importante: l’annuncio dell’accordo che riporta la pace televisiva tra Sky e Mediaset. Dopo due anni di battaglia legale, infatti, Murdoch e Berlusconi hanno finalmente trovato l’i nt es a, con Sky che sbarcherà sul digitale terrestre su bande detenute dal Biscione, mentre Premium sarà presente nel pacchetto Sky con l’offerta su cinema e serie tv, in attesa che si definiscan­o i diritti sulla Serie A. Una notizia che mette fine alla guerra tra i due giganti della tv e inciderà anche sulla guerra legale in corso tra Mediaset e Vivendi per il mancato acquisto di Premium da parte francese. Tornando alla politica, salire al Quirinale per le consultazi­oni con il capo dello Stato suona come il secondo tempo di una strategia che punta a una riabilitaz­ione totale.

“Il leader di Forza Italia sono io e con me si deve parlare”, sembra dire Berlusconi a Sergio Mattarella, ma pure, di rimando, a Luigi Di Maio, il leader pentastell­ato che finora si è rifiutato di accettare B. come interlocut­ore politico, rifiutando­si di incontrarl­o. Da giorni l’ex Cavaliere è in cerca di quel riconoscim­ento politico che il M5S non sembra disposto a concedere, anche perché il rischio è di andare contro a una larga fetta del suo elettorato. Un riconoscim­ento che invece l’ex premier pretende, con Salvini nel mezzo, costretto a mediare per tenere unito il centrodest­ra. “I tempi della Corte europea dei diritti dell’Uomo di

Accordo storico Il gran ritorno di Sua Emittenza: scambio di canali tra satellite e dt

Strasburgo sono lenti, la strada dell’istanza al Tribunale di Milano è assai più breve. Qui si rischia di dover tornare alle urne tempo 6-12 mesi e Berlusconi vuole esserci”, racconta una fonte di Forza Italia. Se così fosse non sarebbe una buona notizia per Salvini, che dovrebbe far fronte al ritorno di B. come competitor.

Ieri intanto Sua Emittenza ha parlato dal sito di Forza Italia: un governo Lega-M5S “sarebbe un ircocervo, perché vi convivrebb­ero caratteri opposti e inconcilia­bili. Perché Salvini dovrebbe fare il socio di minoranza?”.

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Ansa Impediment­o Severino Berlusconi non può candidarsi dal 2013

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