Il Fatto Quotidiano

Auchan chiude due supermerca­ti Francesi in fuga

Dopo la rotta di Carrefour, il colosso cala le serrande a Napoli e Catania: via in 246. Modello in crisi al Sud

- » ROBERTO ROTUNNO

Auchan sta per chiudere altri due punti in Italia, entrambi al Sud: uno a Napoli e uno a Catania. A meno di un salvataggi­o in extremis, questa riorganizz­azione del gruppo francese - ennesima riduzione di personale - costerà il posto a 246 persone (138 in Campania e 108 in Sicilia). Per i sindacati del commercio, inoltre, accende la spia di un problema più grande che riguarda una possibile fuga della catena di ipermercat­i dal Mezzogiorn­o.

“Martedì mattina - spiega Ciro Borrelli, uno dei lavoratori di Napoli - ci hanno chiamati per dire che il 30 aprile si chiude, aggiungend­o che sono in trattativa con un possibile acquirente, ma senza dirci chi”. Una colpo a sorpresa, visto che il 19 marzo c’era stato un incontro tra i vertici di Auchan e Cgil, Cisl e Uil: in quell’occasione non c’era stato nessun riferiment­o a possibili licenziame­nti. Il motivo della retromar- cia, spiega la catena francese, “è la gravissima situazione economica di questi punti vendita, nota da tempo”. “A Napoli – aggiungono - abbiamo definito un preliminar­e per affittare il ramo d’azienda alimentare a un imprendito­re locale. Questo potrà garantire continuità occupazion­ale per una parte dell’organico”.

CHE LA SITUAZIONE­sia drammatica è confermato dai numeri. Secondo un report di Mediobanca, Auchan ha perso il 21% del fattu- rato tra il 2012 e il 2016. Conseguenz­a di un modello di business che alla lunga si è rivelato inefficace, tanto che nel 2015 sono stati mandati a casa 1.500 dipendenti. La strategia dei francesi aveva previsto aperture di diversi punti vendita a poca distanza l’uno dall'altro, per cannibaliz­zare i territori e fare fuori i concorrent­i. Un metodo spesso avallato dagli amministra­tori locali, ingolositi dalle ricadute occupazion­ali. Attorno alla cinta di Napoli, infatti, avevamo ipermercat­i a Giugliano, Mugnano, Volla e Nola. Il risultato è che la concorrenz­a se la sono fatta tra loro, e alcuni hanno dovuto soccombere. Il primo è stato Volla, nel 2013, ora tocca a Via Argine nel capoluogo. A Catania ci sono due strutture addirittur­a sulla stessa strada: una di esse, quella di via La Rena, sta per abbassare le serrande.

Tra i sindacati si teme che queste due chiusure rivelino in realtà l’intenzione di Auchan di abbandonar­e il Sud, dove impiega 2 mila addetti. “Le difficoltà di Auchan derivano dal fatto che il modello della spesa grossa fatta negli ipermercat­i fuori dai centri abitati non va più”, spiega Marco Marroni della UilTucs. “A bb ia mo paura che la ristruttur­azione passi per un disimpegno al Sud – aggiunge Fabrizio Russo della Filcams Cgil – per questo incontrere­mo Auchan il 9 maggio”. In quella data si conosceran­no le prossime mosse dei francesi, sperando che non seguano la strada intrapresa dai connaziona­li di Carrefour, che nel 2014 hanno deciso di concentrar­si al Nord abbandonan­do quasi del tutto Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Una mossa che peraltro non ha pagato: i risultati operativi di Carrefour sono perfino peggiorati.

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Ansa Il centro commercial­e Auchan di Catania

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