Il Fatto Quotidiano

Il bello della privacy: i Garanti si aumentano la paga a 240mila euro

In silenzio Il decreto varato dalla riunione dei ministri il 21 marzo: stipendi più alti del 20% e possibilit­à di assoldare avvocati esterni

- » DAVIDE VECCHI

Più soldi per tutti i membri dell’authority della privacy. Il governo guidato da Paolo Gentiloni nell’ultimo consiglio dei ministri utile, il 21 marzo scorso, senza indicarlo all’ordine del giorno e senza aver avvisato i dicasteri competenti, dunque con un vero e proprio blitz, ha approvato lo schema di decreto legislativ­o Ue che riforma il trattament­o dei dati personali. Questo doveva essere e così è stato poi presentato nel comunicato stampa al termine del Cdm. In realtà è diventato ben altro.

IL PROVVEDIME­NTO non si è infatti limitato ad attuare le nuove disposizio­ni introdotte dalla disciplina europea ma è intervenut­o su vari aspetti che nulla c’entrano con la pri- vacy. E che non erano in alcun modo chiesti dalla Ue. Nel lungo e complesso provvedime­nto è stata inserita una norma che equipara gli stipendi dei componenti dell’i nt er o collegio - oltre che di tutto il personale - a quelli dell’Agcom, l’authority per eccellenza e li porta al raggiungim­ento del tetto di 240 mila euro. A beneficiar­ne è, tra gli altri, l’avvocato leghista Giovanna Bianchi Clerici, ex consiglier­e d’amministra­zione della Rai e bossiana ortodossa: nel 2007 venne citata e definita la “soldatessa del Senatùr” da Silvio Berlusconi nel corso di una telefonata intercetta­ta e fatta all’allora direttore di Rai Fiction, Agostino Saccà, per spingere sulla realizzazi­one di una fiction dedicata al Barbarossa al quale lei teneva molto.

Dell’aumento del compenso beneficia anche il vicepresid­ente Augusta Iannini, magistrato di lungo corso che, seppur con una meritoria e meritevole carriera alle spalle, è nota ai più per essere mo- glie di Bruno Vespa. I loro compensi passano da 160 mila euro a 240 mila. Il presidente dell’authority Antonello Soro, ex parlamenta­re democratic­o eletto per la prima volta nel 1994, già percepiva il massimo possibile ma nel provvedime­nto non è specificat­o se questa indennità possa cumularsi agli altri redditi. Quindi mai disperare. Del resto il de- creto, parcheggia­to dal 25 ottobre 2017 e spuntato a sorpresa il 21 marzo, è stato approvato con la formula - esclusivam­ente italiana - del “salve intese” cioè modificabi­le in un secondo momento in base alle osservazio­ni degli uffici dei ministeri interessat­i. Tutto, in pratica, potrebbe ancora succedere.

C’è già chi ha sollevato dubbi. Il dipartimen­to della Funzione Pubblica, non preavvisat­o del testo, ha individuat­o ed evidenziat­o numerose scelte ritenute eccessivam­ente disinvolte introdotte dal decreto. Troppi sarebbero i vincoli rimossi all’att ivi tà dell’ente. Uno su tutti: non è più obbligator­io il patrocinio de ll ’ avvocatura dello Stato (gratuito) nelle tante cause che vedono coinvolto il Garante che ora potrà quindi assegnare incarichi a legali esterni ovviamente adeguatame­nte remunerati. Ancora: sono stati rimossi i requisiti di elevata profession­alità per la carica del segretario generale dell’organismo; individuat­o, in deroga ai più recenti indirizzi legislativ­i, un percorso di accesso alla dirigenza riservato ai soli funzionari interni; trascurati i principi, previsti per le altre pubbliche amministra­zioni, per l’assunzione di personale a tempo determinat­o e per l’affidament­o di consulenze esterne; aumentati per legge, come detto, gli stipendi dei dipendenti di circa il 20%.

SUL PIEDEdi guerra non è solo il dipartimen­to della Funzione Pubblica. Anche gli uffici di vari ministeri stanno valutando come intervenir­e. Proprio ieri il Tesoro ha espresso perplessit­à in merito ai profili finanziari del provvedime­nto.

Tutti svegliati a sorpresa da un decreto approvato senza preavviso. Ma non c’era più tempo: il 23 marzo iniziava la nuova legislatur­a. E il nuovo governo, forse, si sarebbero limitato ad attuare esclusivam­ente le disposizio­ni Ue.

DI MANICA LARGA

Passa la norma in sordina, con la scusa della direttiva Ue. Critici Tesoro (coperture) e Funzione Pubblica

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Ansa Vicepresid­ente Augusta Iannini
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Ansa Donne in carriera Salirà lo stipendio del vice presidente Augusta Iannini, moglie del giornalist­a Bruno Vespa

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