Il Fatto Quotidiano

The Donald prende tempo: non c’è solo opzione militare

La crisi siriana Trump e la “punizione” al regime di Damasco per il presunto gas lanciato sui civili a Douma: “Non ho mai detto quando attacchere­mo”

- » GIAMPIERO GRAMAGLIA

Adesso, Donald Trump cerca di confondere un po’ le acque e magari di calmarle: “Non ho mai detto il giorno e l’ora quando attacchere­mo”. E ci mancherebb­e altro.

In realtà, si fa avvertire il fuoco di sbarrament­o amico e nemico, suscitato dai tweet bellicosi del presidente Usa: il siriano al-Assad avverte che un’azione militare occidental­e può destabiliz­zare la regione (come se ora fosse tranquilla); da Teheran, i pasdaran si dichiarano pronti alla guerra; Mosca annuncia che il canale di comunicazi­one con Washington è aperto – la ‘linea rossa’ è stata attivata -, ma intanto allestisce le contromisu­re a un attacco e fa partire la flotta dalla base di Tartus per mettere le unità al sicuro.

ALLA CASA BIANCA, a Dipartimen­to di Stato, al Pentagono dicono: “Nessuna decisione è stata presa, non c’è solo l’opzione militare”. Cortine fumogene? In serata, Trump chiama a consulto il segretario alla Difesa Mattis, consiglier­i e generali. È l’ora delle decisioni, forse. Se l’offensiva partirà, non sarà ‘un colpo e via’, come avvenne l’anno scorso. In Si- ria, la città di Duma, teatro la scorsa settimana del presunto attacco chimico divenuto il casus belli di questa crisi, è sotto il pieno controllo delle forze governativ­e. La polizia militare russa, che ispeziona i luoghi, dice di non avere rilevato tracce chimiche, ma ciò contrasta con le osservazio­ni dell’Oms, fatte sui rapporti di medici in loco, e su una ridda d’indiscrezi­oni d’intelligen­ce riprese da fonti di stampa occidental­i. A Duma si attendono gli ispettori dell’Opac. Ma il loro verdetto non sarà comunque definitivo: i russi parlano d’un attacco chimico costruito dall’opposizion­e anti-Assad per costringer­e gli americani a desistere dal proposito di abbandonar­e la Siria.

Gli europei hanno posizioni variegate e l’Alleanza atlantica offre una spalla agli Stati Uniti. “Ci sono consultazi­oni tra gli alleati della Nato su come ri- spondere all'attacco” a Duma. Lo dice il segretario generale Stoltenber­g, che aggiunge: “L’Alleanza considera l’uso delle armi chimiche una minaccia per la pace e la sicurezza internazio­nali e i responsabi­li ne pagheranno le conseguenz­e. L’ultimo attacco è sta- to orrendo, con decine di persone uccise, compresi molti bambini”.

LE PAROLE di Stoltenber­g suonano possibile avallo a un’azione militare, di cui Trump dice d’avere valutato i rischi connessi. Le forze Usa sul terreno, numericame­nte ridotte, sono esposte a ritorsioni e hanno alleati inaffidabi­li, milizie arabe che hanno più volte cambiato campo. C’è la preoc- cupazione di essere sull’orlo del baratro di un ‘salto di qualità’ del conflitto con un faccia a faccia senza precedenti Usa–Russia. Finora, Mosca e Washington, pur battendosi in Siria su fronti diversi, sono riusciti a mostrarsi alleati contro il terrorismo integralis­ta, anche se poi i russi appoggiano il presidente al-Assad e il suo regime e gli americani stanno piuttosto con l’evanescent­e opposizion­e ‘moderata’.

La rotta dell’Isis ha fatto cadere il comodo paravento. E le contraddiz­ioni siriane, già note, sono esplose: gli Usa quasi assenti e sostanzial­mente ininfluent­i – p oc hi giorni fa, Trump progettava il completo ritiro dallo scacchiere siriano – Russia, Turchia e Iran interessat­i a spartirsi il Paese in zone d’influenza: Mosca e Teheran a fianco di al-Assad, in funzione d’influenza o d’egemonia regionale; Ankara soprattutt­o contro i curdi (e contro al-Assad); Arabia saudita e Israele che soffiano sul fuoco, soprattutt­o per contenere l’Iran.

La spalla della Nato “L’alleanza considera l’uso di armi chimiche una minaccia per la pace internazio­nale”

 ?? Ansa ?? Stato d’allerta Navi da guerra americana in navigazion­e nel Mediterran­eo e il presidente Trump
Ansa Stato d’allerta Navi da guerra americana in navigazion­e nel Mediterran­eo e il presidente Trump

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy