Costanzo e la nostalgia di Costanzo da giovane
Il vento della nostalgia soffia anche per Maurizio Costanzo, nostalgico soprattutto di sé; tra un’intervista vis-à-vis e un talk di grandi intese ha ideato Ieri, oggi italiani, programma sull’evolversi dei costumi da far gola a Carlo Conti ( Rete4, lunedì 23.40). Torna alla conduzione Rita Dalla Chiesa, provvidenzialmente sottratta alle piazzate di Forum; a documentare il passato con materiali di archivio c’è Roberto Olla, firma di lungo corso de La grande storia (la Rai ha un fiuto infallibile per rinunciare ai professionisti migliori). Il punto debole sono gli italiani; lunedì gli ospiti di Dalla Chiesa erano Marco Columbro, Carmen Russo, Paola Ferrari, Umberto Broccoli… italiani brava gente, ma per raccontare l’impatto della Tv nel nostro Paese si poteva trovare qualcuno di più autorevole. Tutto si è risolto in un’apologia delle reti commerciali, le berlusconiane Telemilano eCanale 5, “puro genio italico” piovuto dal cielo per svegliare la vecchia Rai. Beh, insomma. La discesa in campo di B. nel sistema radiotelevisivo fu sì un terremoto, ma perché il servizio pubblico si mise a rincorrere i network sul loro terreno, quello del trash. Una rincorsa all’audience imbarazzante, che dura tutt’oggi. Fossimo in Costanzo, ci andremmo piano a beatificare il C o
stanzo show, cercheremmo di trovare un punto di vista un po’ più indipendente di se stesso. Ma così va il mondo: se è vero che la storia la scrivono i vincitori, a questo serve la storia, a farci capire chi ha vinto.