Il Fatto Quotidiano

Se il Paese è ancora in stallo è colpa anche di Mattarella

- LUIGI FERLAZZO NATOLI

Ritengo che prima il rinvio delle consultazi­oni da parte di Mattarella e poi i due giri di consultazi­oni (andati in bianco), più i giorni di riflession­e riservatis­i da ultimo dal presidente della Repubblica prima di dare l’incarico di governo, quale ne sia la natura, sono ovviamente anche responsabi­lità dello stesso Presidente. E ora la situazione, anziché decantare a favore della formazione di un governo quale che sia, si è ancor più impantanat­a o irrigidita. Tra l’altro, la performanc­e di Berlusconi, ridotto a macchietta, ha reso tutto più farsesco e confuso. A parer mio, quindi, proprio per il ritardo accumulato anche per colpa del Colle, e data la situazione internazio­nale divenuta ancor più ingarbugli­ata con i missili degli americani e alleati sparati sulla Siria, il Capo dello Stato dovrebbe dare al più presto un incarico pieno al partito che da solo ha preso più voti, e cioè ai Cinque stelle, e non alla coalizione di centrodest­ra, che sì ha preso più voti, ma che si trova impaniata e confusa a causa della presenza ingombrant­e di Berlusconi.

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