Il Fatto Quotidiano

Salvini vuol prendersi il Tg1

Il leghista punta alla rete ammiraglia dell’informazio­ne pubblica

- » GIANLUCA ROSELLI

La trattativa per il governo è ancora in alto mare, ma nel dubbio il segretario del Carroccio si porta avanti. E quando mancano meno di due mesi all’inizio delle selezioni per il rinnovo dei vertici aziendali, in viale Mazzini ha già avviato la partita per accaparrar­si il vertice del telegiorna­le più ambito. Tra i nomi in corsa, l’attuale vicedirett­ore Gennaro Sangiulian­o. Che non è il solo: dopo il risultato elettorale, la pattuglia leghista in Rai si è già parecchio infoltita

“Quelli si stanno già muovendo. Qui rischiamo di trovare tutti i posti già occupati…”. Queste parole che circolano ai vertici del M5S la dicono lunga sui movimenti in Rai della Lega di Matteo Salvini. Se infatti i pentastell­ati, volenti o nolenti, sono quasi fermi al palo, tra Viale Mazzini e Saxa Rubra i leghisti hanno iniziato le loro manovre. Ed è il Tg1, il principale telegiorna­le del Paese, che Salvini ha messo al centro dei suoi desideri. Il leader leghista, che ha mosso i primi passi in Via Bellerio facendo il giornalist­a a La Padania, sa bene quanto l’informazio­ne Rai sia importante all’interno della gestione del potere. E così non ha in mente mezze misure, puntando direttamen­te alla direzione del più importante Tg. Il nome su cui alcuni scommetton­o è quello del l’attuale vicedirett­ore Gennaro Sangiulian­o. Con una storia vicina alla destra, nel corso degli anni Sangiulian­o è riuscito a farsi apprezzare anche dal leader leghista, basti dire che i suoi due ultimi libri, le biografie di Putin e di Trump, sono stati presentati anche dal capo del Car- roccio. Altro nome che gira è quello del corrispond­ente da Bruxelles, Antonio Preziosi. Secondo altre fonti, però, il vero nome di Salvini per il Tg1 sarà un altro, ancora tenuto coperto. All’interno della redazione, inoltre, vicini alla Lega si possono annoverare Sonia Sarno, che ha iniziato la carriera a Telepadani­a ,e l’inviata di cronaca Grazia Graziadei.

SALVINI potrebbe mollare la preda Tg1 solo se diventasse terreno di caccia pure per Luigi Di Maio. In tal caso il leader padano sarebbe costretto a vi- rare sul Tg2. Qui l’unico che potrebbe ambire alla direzione è Luciano Ghelfi: giornalist­a di lungo corso e attuale quirinalis­ta, mantovano, vanta un buon rapporto con Matteo. Raitre e Tg3, invece, sono destinati a restare riserva indiana del Pd. Altri nomi su cui il Carroccio potrebbe puntare sono quelli dell’ex vicedirett­ore del giornale radio Paolo Corsini, di Giuseppe Malara e di Ludovico Di Meo.

“Non si sono mai visti così tanti leghisti in Rai, saltano fuori come funghi. Molti stanno sostituend­o i bucatini all’amatrician­a con polenta e vin brulè…”, scherza un cronista di Tg bene informato. Così, per esempio, si nota l’enorme calore con cui è stato accolto Salvini quando, dopo le urne, ha varcato la soglia di Via Teulada per essere intervista­to da Bruno Vespa. O come tutti guardino a Elisa Isoardi, la compagna di Matteo, come la nuova star della tv pubblica. L’anno prossimo per lei ci sarà la conduzione de La prova del cuoco, al posto di Antonella Clerici, decisione presa però prima delle elezioni.

IN FREDDO, invece, sono i rapporti tra Salvini e l’uomo storico della Lega a Viale Mazzini, l’ex direttore di Raidue Antonio Marano, ora alla guida di Rai Pubblicità. Troppo legato ai precedenti vertici (Bossi e Maroni) per essere ancora il nome di punta dei padani nella tv di Stato. Per le cariche di ad, presidente e membri del cda la Lega guarderà altrove.

Questo per quanto riguarda gli interni. Ma girano anche nomi di esterni. Quello di cui si parla di più è il direttore di Libero, Pietro Senaldi, che da tempo fa un giornale molto più leghista che berlusconi­ano. Ma qualcuno butta lì anche il nome di Paolo Del Debbio, che si è appena visto chiudere Quinta Colonna dai vertici Mediaset con l’accusa di aver portato acqua al mulino della Lega: per rivalsa potrebbe accettare di traslocare a Viale Mazzini, per una direzione o per condurre un nuovo programma d’ informazio­ne.

Quel che è certo, però, è che Salvini ha intenzione di interessar­si di Rai in prima perso-

In redazione Sangiulian­o, già vice del telegiorna­le ammiraglio, è molto vicino al leader leghista Gli esterni

Con le camicie verdi, potrebbero arrivare in viale Mazzini anche Senaldi e Del Debbio

na e lo farà appena verrà chiusa la partita del governo. Per ora ha demandato la missione a Giancarlo Giorgetti e a un suo uomo dentro Viale Mazzini: un dirigente che conosce tutti i meandri di mamma Rai e lo aiuterà nella sua avanzata. Il tempo, però, stringe: l’attuale vertice scade a fine luglio, ma secondo la nuova legge le selezioni per il rinnovo devono partire 60 giorni prima. Quindi all’inizio di giugno. Anche per questo motivo non si esclude la proroga di Orfeo, Maggioni e attuale Cda per un altro semestre.

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LaPresse Nuovo corso Il segretario della Lega, Matteo Salvini
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Ansa Brindisi Matteo Salvini ieri al Vinitaly con Mauro Corona: “Non sono salvinista, sono alpinista”

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