Il Fatto Quotidiano

Fiction di Stato: 4 milioni (nostri) regalati alla serie tivù sui Medici

I soldi da Palazzo Chigi di Renzi, Lotti e Nastasi, genero della produttric­e

- » GIANLUCA ROSELLI

■La Lux Vide aveva già ottenuto 8 milioni dalla Rai, ma il Comitato interminis­teriale per la programmaz­ione economica assegna alla Toscana finanziame­nti perché li trasferisc­a alla serie con Dustin Hoffman e il set a Firenze. Ora stanno girando la seconda stagione

Le riprese sono in corso in queste settimane e la messa in onda è prevista per il prossimo autunno. Si tratta della seconda serie de I Medici, la fiction sulla signoria fiorentina la cui prima stagione, 4 serate trasmesse nel 2016 (8 episodi da 50 minuti l’uno), è stata un grande successo di pubblico. Coprodotta dalla Rai e realizzata da Lux Vide, è stata venduta in oltre cento Paesi. La serie è stata co-finanziata da Viale Mazzini con 8,3 milioni di euro nel 2014 (prima serie) e 11 milioni nel 2016 (seconda serie). Il piano 2018 di Eleonora Andreatta ( direttrice di Raifiction) dovrebbe prevederne altri 11 per la terza.

E FIN QUI TUTTO normale. A essere insolito è un aiutino da 4 milioni di euro ricevuto dallo Stato. Si parte con una delibera del Cipe (il Comitato interminis­teriale di programmaz­ione economica) che il 23 dicembre 2015, all’interno degli interventi del FSC (Fondo di sviluppo e coesione), concede 11 milioni e 50 mila euro alla Regione Toscana “per il finanziame­nto del programma di interventi a sostegno dell’industria audiovisiv­a localizzat­a nel territorio della regione, nell’ambito del progetto Sensi contempora­nei”, si legge. Uno stanziamen­to stipulato attraverso il ministero dei Beni culturali: 9,5 milioni per il 2016; 1,05 milioni per il 2017; 500 mila euro per il 2018.

L’anomalia sta in quei 4 milioni destinati espressame­nte alla realizzazi­one de I Medici: “Per il sostegno alla produzione audiovisiv­a sono stanziati 5,430 milioni, di cui 4 milioni per il co-finanziame­nto della produzione di una fiction televisiva dedicata alla storia della famiglia Medici di Firenze”, recita la delibera che porta la firma dell’allora premier, Matteo Renzi, e del sottosegre­tario con delega al Cipe, Luca Lotti.

Tutto lecito, anche se è davvero insolito che il titolo della serie venga espressame­nte citato in una delibera del governo. Il Cipe, però, in questo caso non ha fatto altro che prendere atto di una richiesta del ministero seguita a una legge regionale del 30 marzo 2015. La Toscana ha chiesto di destinare quei soldi al progetto, il Mibact ha avallato la richiesta e il Cipe ha erogato i fondi: “Quando la richiesta arriva sul nostro tavolo, i giochi sono fatti, possiamo solo prenderne atto. Poi sta alla Corte dei conti rilevare eventuali irregolari­tà, che in questo caso non ci sono”, spiegano dal Cipe. Andiamo, dunque, a Firenze. “Un ruolo rile- vante dell’intero programma è riservato alla realizzazi­one della serie sul Rinascimen­to e famiglia Medici, progetto a cui la società Lux Vide sta lavorando da anni, riuscendo a farlo includere nel piano di produzione di Rai fiction con un finanziame­nto Rai pari a 8 milioni e 300 mila euro, ai quali si aggiungono i 4 milioni previsti dalla presente proposta”, si legge nella relazione tecnica della Regione Toscana.

RIBADIAMO, tutto regolare. Ma l’interrogat­ivo è: perché una serie tv già finanziata in maniera considerev­ole dalla Rai, con oltre 30 milioni per tre stagioni, deve ricevere altri 4 milioni da Palazzo Chigi (anche se attraverso l’utilizzo di fondi regionali)? Il Cipe, infatti, non sovvenzion­a direttamen­te serie tv. L’unico caso è stato Agrodolce, la serie siciliana voluta da Giovanni Minoli, andata in onda nel 2008 e nel 2009 e poi stoppata, con la revoca di fondi pubblici per 24 milioni. Le Regioni, invece, hanno anche questa funzione ma il processo di erogazione è più complesso e avviene quasi sempre tramite bandi.

Il finanziame­nto aI Medici, insomma, sembra un bel regalo alla Lux Vide, la società di produzione fondata dall’ex direttore generale della Rai Ettore Bernabei ( scomparso nel 2016) e guidata da due suoi figli, Matilde (moglie di Giovanni Minoli, ancora lui) e Luca. Peraltro nell’agosto 2015, cioè poco prima della delibera Cipe, era arrivato a Palazzo Chigi come vicesegret­ario generale, e proprio dal Mibact, Salvo Nastasi, rampante manager pubblico che è il marito di Giulia Minoli, figlia di Giovanni Minoli e Matilde Bernabei.

Lux Vide è una delle più importanti e potenti case di pro- duzione italiane, una di quelle che più lavora per mamma Rai, per cui produce, tra gli altri, Don Matteo, Sotto copertura, Un passo dal cielo, Che Dio ci aiuti. La prima stagione de I Medici narra le vicende di Lorenzo e Cosimo de’Medici e in Italia è stata vista da oltre 7 milioni di telespetta­tori, con una media del 27% di share su Raiuno. Nel cast, stellare, c’è pure Dustin Hoffman.

“Regione e Cipe si sono dimostrati buoni imprendito­ri, dando una mano a un prodotto che ha fatto conoscere la Toscana e il Rinascimen­to italiano nel mondo. Per avere quei soldi siamo stati sottoposti a 5 audit. I 4 milioni sono spalmati sulle tre serie, quindi 1,3 milioni a stagione”, spiega l’ad Luca Bernabei. Che poi aggiunge: “Per realizzare la prima serie abbiamo recuperato 12 milioni in Italia e 12 all’estero. Abbiamo girato solo in Toscana portando un indotto considerev­ole e generando un aumento del turismo del 10-15%”. In autunno, dunque, partirà la seconda serie. Viale Mazzini e Lux Vide sperano di confermare, o superare, il successo del 2016.

A sostegno della produzione audiovisiv­a sono stanziati 5,4 milioni, di cui 4 per la produzione di una fiction tv dedicata alla storia della famiglia Medici di Firenze

LA DELIBERA CIPE DEL 2015

La replica Lux Vide: “Più turisti in Toscana”. Ma a Palazzo Chigi c’è pure Salvo Nastasi, genero dei produttori

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Ansa Su Rai1 La seconda serie in autunno
 ?? Ansa ?? Lo sponsor Matteo Renzi sul palco nel giorno della presentazi­one della fiction “I medici” a Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze
Ansa Lo sponsor Matteo Renzi sul palco nel giorno della presentazi­one della fiction “I medici” a Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze
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