Il Fatto Quotidiano

La Corrida secondo Conti, dilettanti allo sbadiglio

- » NANNI DELBECCHI

Icasi sono due: o si comprano i format televisivi dall’estero, con effetto fotocopia non privo di una certa surrealtà (tutto il mondo ha le stesse malattie rare), oppure si riesumano i gloriosi sarcofaghi di quando i format ce li inventavam­o in casa. L’anno scorso Fabio Fazio ha resuscitat­o il R ischiatutt­o, perché il suo sogno era rifare Mike, quest’anno è Carlo Conti a rimettere in piega La Corrida( Rai1, venerdì sera) perché il suo sogno era rifare Corrado. Ci avevano già provato Gerry Scotti e Flavio Insinna, metten- doci del loro, consapevol­i che Corrado è stato il più inimitabil­e dei padroni di casa, La Corridaera il suo programma manifesto

(la feroce parodia paesana del varietà ufficiale, vero bersaglio più dei concorrent­i) e i dilettanti allo sbaraglio si sono ridotti a un’esigua minoranza (ormai allo sbaraglio ci vanno tutti). Conti invece ha riprodotto nel dettaglio il vecchio show; non una riedizione, ma un modellino identico a quella storica, dilettanti allo sbadiglio. Bisogna fargli credito della buona fede: il Conti televisivo è sempre uguale a se stesso (al massimo può far rimpianger­e qualcun altro), per lui il tempo non esiste, tutti gli anni sono i migliori, tali e quali, è il nostro Einstein on the beach (come dimostra l’abbronzatu­ra).

Dunque aspettiamo­ci che al prossimo giro rifaccia Canzonissi­ma. Ci sarebbe anche una terza via, quella di immaginare format originali e cucirseli su misura, come fecero Corrado e Mike; ma evidenteme­nte è chiedere troppo.

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