L’insegnante fa gli auguri a Hitler su Facebook
Ascoli Piceno Post rimosso. L’ex vicepreside: “Mi riferivo a un fotografo nato lo stesso giorno. Sono leghista, non nazista”
Voleva far gli auguri di buon compleanno a Colmar Walter Hahn, artista e fotografo nato il 20 aprile 1889 a Berlino ma la data coincide con quella della nascita di Adolf Hitler e così si è ritrovato al centro di una bufera.
TUTTO È NATO da un post che il professor Felice Spicocchi, ex vice preside dell’istituto agrario “Ulpiani” di Ascoli Piceno ha fatto su Facebook in tedesco: “Ce ntoventinove volte auguri di buon compleanno”. Sono bastate queste parole a scatenare quello che l’insegnante definisce “un pandemonio”.
A segnalare al ministero dell’Istruzione e al prefetto di Ascoli le parole del docente è stato il Comitato antirazzisti piceni. A restare convinto di quel post è Spicocchi che contattato dal Fatto spiega: “Sto vivendo un incubo. Hanno scritto che ho la foto di Hitler sul profilo ma non è vero. Pensi a come stanno i miei figli vedendo il padre sbattuto sui giornali e nei Tg come un criminale. Sono iscritto alla Lega Nord e la voto da anni perché ha superato il fascismo e il comunismo. Da ragazzo ho militato nel Fronte della Gioventù ma alla nascita del progetto federalista di Gianfranco Miglio mi sono appassionato a quell’ideale che prevedeva una Repubblica Federale”.
E in merito al post fatto esattamente nella data di nascita di Hitler spiega: “Non essendo un suo fan non so quando è nato perciò non potevo sapere che si trattasse di una coincidenza. Tra l’altro ho scoperto che Hitler è nato a Braunau am Inn mentre il fotografo a Berlino. L’unica svastica che era presente sul mio profilo è quella nel manifesto di Boccasile, pubblicato in occasione della memoria della battaglia di Pearl Harbor. Mi sono imbattuto in foto fatte da Hahn a Dresda prima e dopo il bombardamento; da lì è nata la mia passione per lui come per tanti altri personaggi dimenticati cui faccio gli auguri. A giugno li farò anche a quel colonnello tedesco che resistette all’invasione inglese in Tanza- nia”. Spicocchi, appassionato di storia e modellismo, è convinto di essere preso di mira da qualcuno in Facebook: “Qualche mese fa ho condiviso un articolo de Il Giornale dov’era pubblicata la notizia di una sentenza della Cassazione che dichiarava come il saluto romano in certe circostanze non fosse reato. Avevo commentato con un ‘Chissà che ne dicono Fiano, la Boldrini e tutti gli altri che la pensano come loro?’. Sono stato anche allora segnalato e bloccato per 3 giorni”.
INTANTO ieri la dirigente dell’istituto dove insegnava il professore prima di assentarsi per una grave malattia ha preso le distanze: “È assente da mesi – spiega Maria Luisa Bacchetti –. Qualunque cosa abbia fatto è stato in maniera auto- noma, la scuola non c’entra”. Non è la prima volta che si parla di docenti o dirigenti finiti nel mirino per aver ricordato o scritto di fascismo o nazismo. In Piemonte l’estate scorsa Alessandra Pettorusso fu segnalata all’Usr dopo aver pubblicato un post dichiarando di ringraziare Dio ogni giorno per averla fatta fascista. E a Roma a finire sotto i riflettori era stata Anna Maria Artioli che aveva organizzato per le medie “Alessi”, un ballo con “l’ambientazione fascista”.