C’è un’impunità sistematica e non solo nell’educazione
I ragazzi che fanno i “guappi” nei confronti dei professori sono sempre esistiti. Una volta c’erano i metodi opportuni di correzione, in molte scuole non italiane non sono mai stati aboliti. Nelle scuole italiane invece non lo si può fare, sono lo specchio di una società degli adulti nella quale chi sbaglia non paga o, mal che vada, paga sempre e solo in minima parte.
Fuori dal mondo della scuola questa impunità sistematica si chiama indulto, svuota carceri, permessi premio, sostanziale cancellazione dell’ergastolo. Questo è solo l’inizio. Quando nelle scuole ci saranno i figli di coloro che in nome di una certa fede non accettano di essere educati e prendere ordini da una donna le cose si complicheranno ul- teriormente.
Studenti che diventeranno adulti e che difficilmente si può sperare che la maturità porterà loro la saggezza, abituati come sono a non riconoscere alcuna forma di controllo o di autorità. Questi soggetti raggruppati in greggi accomunati dagli stessi ideali di insofferenza nei confronti della autorità costituita avranno davanti due possibili strade: diventare dei leader, trascinatori delle folle, oppure scadere nel disadattamento cronico e incanalarsi verso una strada che potrebbe portare a una vita da sbandati.