Il Fatto Quotidiano

“Hamas vuole il caos, è l’ora dei due Stati”

AbrahamB. Yehoshua Lo scrittore israeliano distingue fra i leader di Gaza e l’Autorità palestines­e: “Non riconoscon­o il nostro diritto di esistere”

- » ROBERTA ZUNINI

Abraham B. Yehoshua non fa marcia indietro circa le consideraz­ioni su Gaza contenute nel saggio appena pubblicato dal quotidiano israeliano H aa r e t z in cui spiega perché la soluzione dei due Stati è ormai impossibil­e da realizzare. Anticipato mesi fa ai microfoni della Radio dell'esercito israeliano, il pensiero dello scrittore è stato affidato alle colonne del quotidiano progressis­ta. Yehoshua, noto non solo per i suoi romanzi ma anche per la sua battaglia contro l'occupazion­e e per la ricerca di un modus operandi che metta fine a quello che lui e altri suoi noti colleghi israeliani definiscon­o un regime di apartheid, sostiene che vada innanzitut­to sottolinea­ta la differenza tra Gaza e la Cisgiordan­ia.

Anche lo scorso venerdì, sono stati uccisi manifestan­ti palestines­i disarmati che chiedevano di fare ritorno nelle proprie case e terreni sottratti loro ufficialme­nte quando venne creato lo Stato d'Israele, esattament­e 70 anni fa. Perché ritiene che Israele abbia il diritto di agire in modo così sproporzio­nato?

Perché Israele se ne è andato da Gaza già 13 anni fa, eppure Hamas non ha riconosciu­to il suo diritto a esistere come invece ha fatto l'Autorità Nazionale Palestines­e nella Cisgiordan­ia ancora sotto occupazion­e. Hamas manipola la frustrazio­ne degli abitanti di Gaza, in maggioranz­a profughi, per spingerli a distrugger­e la rete di protezione ed entrare nel nostro territorio in massa, mettendoci alle corde. Se ci riuscisser­o, Israele non riuscirebb­e più a gestire la situazione: si tratta di due milioni di persone, non di poche migliaia.

È vero che non ci sono più colonie ebraiche a Gaza, ma Israele continua a impedire ai suoi abitanti di uscire dalla Striscia non solo attraverso i confini terrestri ma anche marini. Non pensa che sia solo una libertà di facciata quella data ai gazawi? L'esercito israeliano e il go- verno ci devono proteggere e pertanto non possono permettere che Hamas faccia arrivare dal mare ancora più armi iraniane e usi ciò che dovrebbe andare alla popolazion­e per costruire tunnel e venire ad attaccarci nel cuore della notte, come hanno già tentato di fare. Anche l'Egitto, paese musulmano come Hamas, tiene quasi sempre chiuso il valico con la Striscia perché il movimento islamico sostiene i terroristi annidati nel Sinai ed è legato alla Fratellanz­a Musulmana. Per tornare alla sua articolata proposta per uscire dall'impasse in cui si trova la soluzione dei due Stati, perché ritiene che vada annessa a Israele l'area C della Cisgiordan­ia, come sostiene da tempo la destra israeliana a cui lei non è mai appartenut­o?

Perché nell'area C vivono ormai, anche se illegalmen­te, mezzo milione di coloni e non è realistica­mente pensabile che Israele li possa far tornate entro i suoi confini. A questo punto è meglio annetterla e dare agli abitanti di Gerusalemm­e Est la piena cittadinan­za israeliana e in alcuni anni anche ai palestines­i che vivono nell'area C. In questo modo i palestines­i della Ci- sgiordania non subiranno più le conseguenz­e dell'occupazion­e che li tiene segregati come avveniva per i neri del Sudafrica, e godranno degli stessi diritti degli ebrei e dei palestines­i che hanno la cittadinan­za israeliana.

Nel suo saggio lei suggerisce che Israele dovrebbe diventare una Repubblica presidenzi­ale, come quella francese, e confederat­a, con la Cisgiordan­ia trasformat­a in uno dei cantoni, come in Svizzera.

Sarebbe l'unico modo per dare la possibilit­à anche ai palestines­i di votare direttamen­te il capo dello Stato che avrebbe più poteri e sarebbe slegato dalla conflittua­lità parlamenta­re. Inoltre i palestines­i dell'area C della Cisgiordan­ia, diventati cittadini israeliani a tutti gli effetti, potrebbero avere molti più parlamenta­ri a rappresent­arli nella Knesset (Parlamento) e potrebbero aspirare a veder nominati ministri dei palestines­i, cosa finora impensabil­e. Ma non sarà facile che ciò avvenga, perché né la destra israeliana né alcuni esponenti dell'Autorità Nazionale palestines­e accetteran­no di perdere parte del proprio potere a favore del bene di questi due popoli.

Il gruppo paramilita­re manipola la rabbia dei profughi e li spinge al confine: sono 2 milioni, se entrano in massa ci mettono alle corde Diamo gli stessi diritti degli ebrei agli abitanti di Gerusalemm­e Est: così metteremo fine alla segregazio­ne

 ?? Ansa ?? “Marcia del ritorno” Le proteste organizzat­e da Hamas al confine con Israele
Ansa “Marcia del ritorno” Le proteste organizzat­e da Hamas al confine con Israele
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy