La Flat Tax non funziona: la prova negli Stati Uniti
“Report” smonta la proposta del centrodestra
La flat tax è davvero miracolosa? Fa aumentare le entrate dello Stato riducendo l’evasione? Fa crescere gli investimenti delle imprese con benefici per tutto il sistema economico. La risposta è no, o meglio non c’è dimostrazione di questi automatismi sostenuti da chi, in Italia, propone l’introduzione della tassa piatta. Si tratta di un sistema di tassazione ad aliquota unica: tutti, indipendentemente da quanto si è ricchi, pagano la stessa percentuale di reddito (per esempio, il 15%).
Il centrodestra ci ha costruito l’intera campagna elettorale ma a smontare l’ottimismo sugli effetti di una simile riforma ci pensa un’inchiesta di Report che andrà in onda domani sera alle 21:15 su Rai3.
Matteo Salvini vorrebbe la tassa al 15% per tutti, il suo alleato di Forza Italia Silvio Berlusconi la suggerisce al 23% e, infine, l’Istituto Bruno Leoni la propone al 25%. Ora che le forze politiche dovranno trattare sui punti programmatici per dar vita a un governo, la questione ritornerà di moda e la trasmissione di domani sera offrirà il suo contributo alla riflessione. Il Movimento 5 Stelle, nel caso si vada verso un accordo con tutto o parte del centrodestra, sarà chiamato a mantenere la propria posizione contraria ( i pentastellati vogliono una riduzione dell’Irpef per tutti, ma vogliono mantenere il sistema progressivo con diverse aliquote). Oggi in Italia abbiamo cinque scaglioni: da un minimo del 23% a un massimo del 43%. La proposta della Lega, invece, farebbe un favore ai ricchi: ogni anno, le famiglie con più di 70 mila euro di reddito guadagnerebbero 12 mila euro; solo 24 euro il vantaggio per chi guadagna meno di 10 mila. Un’ingiustizia che si spera di colmare con i vantaggi di sistema che ne dovrebbero scaturire. Ma, come detto, questa tesi è tutta da dimostrare.
EMBLEMATICA è l’esperienza dell’Illinois, dove le persone pagano il 4,95% del reddito e le imprese il 7%. Le cose – ha notato l’inviato di Report volato nello Stato Usa –, non vanno bene: il debito raggiunge i 148 miliardi di dollari e il pubblico non riesce neanche a sistemare le buche per strada. Nella città più grande, Chicago, servirebbero decine di miliardi per migliorare il sistema dei trasporti e riparare le tubature dell’acqua, ma “il gettito fiscale – ha spiegato a Report il presidente del Metropolitan