Il Fatto Quotidiano

Studente di Lecce vessato e picchiato dai bulli a 17 anni

La maglia usata come cancellino: “Teme ritorsioni”

- » MARIA CRISTINA FRADDOSIO

Un’escalation di violenza che non risparmia nessuno. Né gli studenti né i docenti. Da un lato i casi recentissi­mi di Velletri e Lucca che hanno per protagonis­ti due insegnanti. Dall’altro ragazzi comuni che diventano prede dei loro stessi coetanei. Alla ribalta ora il caso del diciassett­enne leccese, immortalat­o in un video in cui viene messo spalle alla lavagna, ripetutame­nte calciato e immobilizz­ato con una sedia.

NON HA VOGLIA di rilasciare dichiarazi­oni la madre, che ha ricevuto le immagini da un compagno di classe del figlio che stanco dei ripetuti episodi ha deciso di filmare. “È atterrita e arrabbiata”, dichiara al Fatto quotidiano il legale, Giovanni Montagna, a cui si è rivolta dopo aver visto il breve filmato di cui non si cono- sce con precisione la data. L’episodio è accaduto in un istituto tecnico profession­ale di Lecce. La querela presentata alla Procura risale a circa dieci giorni fa. Calci, pugni e la maglietta utilizzata come cancellino sarebbero poi emersi dalla testimonia­nza del minore, incoraggia­to dalla famiglia a raccontare. A quel punto la madre ha compreso il perché di quei lividi sul corpo già nei mesi scorsi.

Il legale lo descrive come un “ragazzo normalissi­mo, sensibile, introverso”. Montagna però fa sapere che “ora che ha confessato ha paura”. “Teme ritorsioni”. Ora si attendono i provvedime­nti disciplina­ri da parte del preside, che, assieme al corpo do- cente, ha preso in esame la vicenda. Nel frattempo, però, i responsabi­li continuano a frequentar­e la stessa classe del diciassett­enne. “Non parla da giorni, è rinchiuso nella sua camera”, dichiara il legale in attesa di sapere se del caso si occuperà la Procura ordinaria o quella minorile. Al momento i capi di imputazion­e che si ipotizzano sono minacce, lesioni e violenza privata.

Per il caso di Lucca, sospension­e e bocciatura è quanto stabilito dal collegio docenti per gli studenti che hanno bullizzato il professore di italiano presso l’istituto tecnico “Francesco Carrara”. “Non mi faccia incazzare, metta sei! Si inginocchi”, le parole di uno dei responsabi­li che compare nel video circolato su internet. Per quanto accaduto, invece, alla docente di Velletri la Procura ha aperto un fascicolo per minacce e oltraggio al pubblico ufficiale. Tre gli indagati. Virale il filmato in cui uno degli studenti le dice: “Ti sciolgo nell’acido”.

Il fenomeno del bullismo è in crescita. Lo rivela il Telefono Azzurro, che registra in media almeno un caso al giorno nel 2017. In prima fila, il Nord Italia con il 46%.

SECONDO i dati Istat del 2015, in Italia un ragazzino su due è vittima di episodi di bullismo. L’età a rischio è compresa tra gli 11 e i 17 anni. Al primo posto nella statistica ci sono le parolacce e gli insulti. Seguono derisione e violenza fisica. La percentual­e delle vittime è più alta tra le ragazze (20,9%) che tra imaschi (18,8%). I licei sono in testa (19,4%), seguiti dagli istituti profession­ali (18,1%) e da quelli tecnici (16%).

Fenomeno virale La maglia usata come cancellino Un ragazzo su due è vittima di minacce e violenze

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Ansa Il giovane maltrattat­o

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