Tranquille ragazze, l’impero è al tramonto
Godiamocela, ragazze. Anziché lamentarci dell’assenza di donne dalle trasmissioni politiche, assaporiamo l’ultimo scorcio dell’epoca dei talk-show stile spogliatoio del calcetto, tutti maschietti sotto la doccia a controllare chi ce l’ha più lungo. Perché il momento delle pari opportunità è sempre più vicino, il patriarcato brucia lentamente ma inesorabilmente come un foglio di carta attaccato da una fiammella. E verranno le sere in cui a parlare di un dopo-elezioni o dello sfascio di una coalizione ci saranno in maggioranza opinioniste e politiche, moderate da una matura conduttrice che strapazza dallo studio inviati in esterna giovani e carini. E ci renderemo conto di sentire le stesse minchiate di quando su quei divani c’erano soprattutto uomini. Ci sentiremo meno conculcate, ma al tempo stesso avremo perso l’illusione di essere diverse, dove diverse sta per migliori, ovviamente (per inciso: che siamo migliori ce lo ripetono soprattutto gli uomini, perché costa meno lisciarci il pelo che lavarsi i calzini da soli).
QUANDO opinioniste, intellettuali e politiche verranno invitate in tivù secondo lo stesso algoritmo ottuso con cui si invitano oggi gli omologhi maschi, ne vedremo di illuminate e di capre, mentre le pochissime che oggi riescono ad approdare sul piccolo schermo sono, ognuna a suo modo, eccellenze. Ma c’è un altro problema: le pari opportunità varranno non solo nei talk politici, ma anche in quelli di gossip, dove per ora prevalgono, anche se ormai di stretta misura, le donne. E allora protesteremo perché i sofà del pomeriggio, i più divertenti, saranno occupati militarmente da ospiti maschi, che invece di sprecare preziosi neuroni sui tormenti di Mattarella o sul cambio di strategia di Salvini, potranno scatenarsi su temi veramente scottanti, come il ritorno di fiamma di Al Bano e Romina o la rivalità fra le cognate Kate e Meghan a Buckingham Palace. Divertendosi come pazzi.