Caro, vecchio “Linus”, una nuova vita con Igort
Da maggio il fumettista direttore della storica rivista fondata nel 1965
Sto per parlare di Linus. Ritorna. Qualcuno ricorda. E molti dovranno scoprirlo. Perchè Linusè stato fumetto, letteratura, sociologia, interpretazione politica, bandiera di un certo militantismo senza bastoni, molte finestre su un’Italia che non era ne la politica ne l’apatia. E su un’America carica di segnali nuovi e non aveva niente a che fare con l’America-potenza.
ERA più piccola e più grande dell’America rock, meno celebre, e molto frequentata da chi voleva sapere come si fa ad attraversare, senza danno e senza nuocere, il terreno minato della guerra fredda.
Chi c’era ripenserà a Giovanni Gandini, fondatore e direttore, l’uomo che ha portato Linus in edicola, in libreria, nella stanza dei bambini, nello studio di alcuni magnifici rettori.
E RICORDERÀ che tra gli autori c’erano Oreste Del Buono, Elio Vittorini, Umberto Eco, dal principio alla fine. Ah, e c’era anche Charlie Brown dell’indimenticabile Schulz, il cane Snoopy che ha segnato milioni e milioni di vite nel mondo.
E Linus, protagonista da sempre e per sempre perchè per rassicurarsi aveva bisogno (e ha bisogno), come tutti noi, di una coperta a cui restare aggrappato.
Sissignori, torna Linus. L’idea e l’iniziativa sono di Elisabetta Sgarbi, la publisher de La nave di Teseo che si è affacciata sbadatamente su una mezz’ora libera della sua vita, fra case editrici (Nave di Teseo, Baldini e Castoldi, Oblomov), cinema (c’è un cofanetto con i suoi film sul Po, sulla grandezza elusiva e misteriosa di quel fiume e se qualcuno della Polizia italiana li a- vesse visti con la dovuta attenzione, il bandito omicida nascosto fra le braccia del Po che solo la Sgarbi conosce, non sarebbe sfuggito alla cattura) ed eventi come la “Milanesiana” che segnano l’estate italiana.
SGARBI ha messo insieme la squadra, organizzato la redazione, trovato che c’è, tra i nomi storici, e chi ci sarà, nel nuovo mondo, sta per dare il via. Dirigerà Igort (Igor Tuveri). Cito da Sgarbi: “Uno dei più importanti fumettisti ed editori di fumetti italiani”.
Meglio affrettarsi in sala per questo evento, che non promette nostalgia, promette un modo diverso di uscire dallo “stallo”.