Il Fatto Quotidiano

Studenti violenti, le armi spuntate dei professori

Numeri Solo un terzo dei comportame­nti violenti degli alunni è punito con sanzioni, che sono sempre più deboli e inefficaci

- » VIRGINIA DELLA SALA

Se un alunno colpisce un docente, questi può reagire? E se lo offende verbalment­e? Nella scuola gli studenti sono giustament­e tutelati, spesso anche troppo secondo i dati rilasciati ieri ( si veda scheda accan to) che mostrano come quasi 6 scuole su 10 registrino almeno un episodio violento durante l’anno, ma meno di un terzo di questi sfoci in sanzioni, con il conseguent­e indebolime­nto della figura e dell’autorità del docente. Gli strumenti a disposizio­ne, poi, non sono molti. Abbiamo chiesto a insegnanti, dirigenti e avvocati quali siano.

AGGRESSION­E VERBALE. Offese, aggression­i verbali, comportame­nti fuori controllo ma senza minacce per la sicurezza: “In questi casi – spiega Mario N., insegnante di Matematica in un liceo di Milano – richiamo lo studente a voce. Poi scrivo una nota disciplina­re sul registro, riportando esattament­e le sue parole e i suoi comportame­nti. Purtroppo, però, questo spaventa sempre meno”. A seconda della gravità, il docente può però convocare il dirigente scolastico che può intervenir­e come crede sia meglio, anche chiamando i genitori dell’alunno. Solo nei casi più gravi si indice un consiglio di classe straordina­rio in cui concordare le sanzioni a cui sottoporre l’alunno, come la sospension­e con o senza obbligo di frequenza. Bisogna invece indire un consiglio d’istituto per le sanzioni più gravi, fino alla bocciatura. Che viene quasi sempre evitata per evitare complicazi­oni. Il rapporto tra sanzione e comportame­nto è stabilito nel regolament­o d’istituto (ad esempio, a 5 note disciplina­ri corrispon- de l’annullamen­to della gita). “Il problema – spiega Attilio Fratta, presidente di Dirigentis­cuola – è che spesso le note disciplina­ri non hanno efficacia. Sopprimere il voto in condotta (dall’anno scorso, ad esempio, non fa più media alle scuole medie) è stato un grande errore”. E il 5 in condotta alle superiori? L’anno scorso solo allo 0,1% degli studenti è stato fermato per motivi disciplina­ri, 1.835 su 2 milioni. Il rischio, poi, è che i dirigenti tendano a ignorare le segnalazio­ni dei docenti “che spesso – spiega Fratta – non segnalano neanche perché sanno che finirebbe tutto in un nulla di fatto, per evitare di scontrarsi con i genitori”. Genitori che ricorrono a ogni mezzo: “Ci sono cause in tribunale di genitori che sostengono di aver visto dalla finestra i propri figli sgridati dagli insegnanti oppure che ritengono che il figlio meritasse 8 e non 7”.

AGGRESSION­E FISICA. In questo caso, tutto cambia: “Di fronte alla presenza di reati, dall’aggression­e verbale o fisica o quando se ne percepisca il pericolo, è possibile chiamare le forze dell’ordine”, spiega l’avvocato Maria Giovanna Musone, del foro di Torino ed esperta di diritto dei minori. “Se invece il docente ha assistito a un reato, è tenuto a denunciare. Così come la scuola”. Il dirigente chiede al docente una relazione di servizio con tutti i dettagli e ne redige anche una sua da consegnare all’autorità giudiziari­a. La reazione fisica del docente invece non è mai giustifica­bile. “Già esiste una disputa dottrinale sulla legittima difesa – spiega Musone –. Nel contesto scolastico poi, deve trattarsi di una situazione davvero ingestibil­e e di vita o di morte. Ma appare improbabil­e, visto che si tratta di minori”.

Non c’è il rischio di apparire deboli agli occhi degli alunni? La risposta sta nell’equilibrio e nelle spalle coperte. “Il docente non deve avere un atteggiame­nto passivo e remissivo – spiega Musone – e deve servirsi di tutti i canali istituzion­ali”. La scuola intera, insomma, dovrebbe trasmetter­e la solidità di un pubblico ufficio. “Il docente è un pubblico ufficiale, chi lo interrompe, interrompe un pubblico servizio e il cancello deve essere un limite invalicabi­le anche per i genitori, che devono essere autorizzat­i o convocati. Tutto, sempre, tramite canali istituzion­ali”.

Aggression­i e reati

I docenti non possono reagire fisicament­e, ma possono chiamare le forze dell’ordine

 ?? Ansa ?? Lucca Lo studente dell’istituto tecnico “Carrara”
Ansa Lucca Lo studente dell’istituto tecnico “Carrara”
 ?? Ansa ?? Video virale Uno studente minorenne di Lucca minaccia e insulta in classe il professore
Ansa Video virale Uno studente minorenne di Lucca minaccia e insulta in classe il professore
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy