Il Fatto Quotidiano

Master tarocco e furtarello: la Cifuentes è fuori

Madrid La presidente regionale era già in bilico: un video con le creme anti-età la costringe a dimissioni anticipate

- » ELENA MARISOL BRANDOLINI

Cristina

Cifuentes lascia l’incarico di presidente della Comunità di Madrid, 35 giorni dopo lo scoppio dello scandalo del master ottenuto all’Università Rey Juan Carlos, sembrerebb­e, in modo fraudolent­o. Costretta dalla pubblicazi­one sul quotidiano Okdiario di un video risalente al 2011, quando era vicepresid­ente dell’Assemblea di Madrid, che la ritrae in un supermerca­to trattenuta dalla guardia di sicurezza e obbligata a restituire due barattoli di creme anti-rughe presumibil­mente rubati e che lei assicura aver sottratto involontar­iamente e poi pagato (40 euro). Dà le dimissioni in an- ticipo rispetto a quanto deciso, perché pensava di farlo mercoledì 2 maggio, giorno della Comunità di Madrid, per riservarsi ancora la possibilit­à di concorrere alle elezioni regionali nel 2019 e lo fa lamentando di essere stata bersaglio di fuoco amico.

È POSSIBILE INFATTI che i suoi nemici siano proprio tra quelli che lo scorso 7 aprile, alla convenzion­e del PP di Siviglia, si spellevano le mani ad applaudirl­a in solidariet­à. Cifuentes era una dei candidati più forti alla succession­e di Mariano Rajoy alla guida del Partido Po- pular. Ma stavolta dicono sia stato lo stesso presidente del governo a chiederle di dimettersi prima della discussion­e, iniziata oggi, della legge di Bilancio per il 2018. Per la cui approvazio­ne Rajoy avrebbe ora garantito anche il voto del Partito nazionalis­ta basco in cambio di alcune misure di aumento delle pensioni; appoggio condiziona­to fino all’altro ieri alla fine del commissari­amento delle istituzion­i catalane con l’ articolo 155 della Costituzio­ne.

L’APPROVAZIO­NE della Finanziari­a non dipenderà dunque più dalla formazione di un governo in Catalogna e dalla conseguent­e fine dell’applicazio­ne formale del 155.

Chi esce vincente dalle impreviste conclusion­i dello scandalo attorno alla Comunità di Madrid, è anche Ciudadanos che, con le dimissioni di Cifuentes, si libera dal sostenere la mozione di sfiducia nei suoi confronti promossa dai socialisti e appoggiata da Podemos, che si sarebbe dovuta discutere al principio di maggio.

E perciò evita di eleggere un nuovo presidente della Comunità socialista, preferendo un candidato provenient­e ancora dal gruppo popolare. La vicenda della Comunità madrilena travalica i confini locali e interferis­ce sulla competizio­ne all’interno della destra spagnola tra PP e Ciudadanos, l’uno in calo e l’altro in ascesa nelle intenzioni di voto.

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Rajoy rischia Cifuentes nel video

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