Il Fatto Quotidiano

Record europeo, più ricercator­i che in Finlandia

- G.BAR. E F.SA. G.BAR. E F.SA.

di Studi Superiori Avanzati), un palazzone arrampicat­o sulle alture con le grandi vetrate affacciate su Trieste: “Siamo u n’istituzion­e universita­ria post laurea”, spiega il direttore Stefano Ruffo. Nei laboratori incontri il mondo: due terzi dei ricercator­i arrivano da 40 paesi diversi. Su un bilancio di 30 milioni l’anno (la metà destinata alla ricerca), ben 10 arrivano da bandi internazio­nali vinti dalla Sissa. Ecco gli studi sulle eliche delle navi (in città ha sede Fincantier­i) e gli accordi con Google. Mentre un gruppo di ricercator­i studia nuovi materiali che trattengon­o energia imitando la funzione clorofilli­ana. “Siamo uno dei pochi centri al mondo dove studiano anche ricercator­i nordcorean­i”, racconta Ruffo. cinema Aldebaran e il Bonawentur­a. Poi la sala dei lavoratori del porto. Abbiamo chiesto se ci concedevan­o lo spazio”. Non è stato facile: il centrodest­ra che li voleva sfrattare, i fondi che mancavano, le collette per rimettere a posto la sala.

COSÌ si sono incontrati Alessandro, Stefano Dongetti e Laura Bussani. Poi Massimo Sangermano e Flavio Furian. Insieme fanno Pupkin, spettacolo che dura da una vita – più dei Ricerca pubblica, attirando studiosi stranieri? “Si può, utilizzand­o per i bandi competitiv­i le stesse regole previste per le università”.

Poi, appunto, si sale sul Carso. Intorno i boschi, il campanile di un paese di poche case. All’improvviso la costruzion­e futuristic­a del sincrotron­e Elettra. Accanto il nuovo accelerato­re laser Fermi, tra i più avanzati al mondo. “Gli elettroni vengono sparati al 99,99% della velocità della luce”, racconta Marco Peloi, responsabi­le del Trasferime­nto Tecnologic­o di Elettra, collegamen­to tra ricerca e industria. A che diavolo serve sparare elettroni? “Mentre corrono nell’anello d’acciaio, ne deviamo la corsa con i magneti. Curvando producono una luce purissima”. Quel lampo consente di vedere dove le altri luci non arrivano. Permette di distinguer­e la composizio­ne dei materiali. Con Elettra si studiano nuovi mezzi per individuar­e i tumori. Si effettuano analisi dei terreni contaminat­i.

“Intanto all’università – racconta il professor Paolo Gallina – abbiamo sviluppato un robot che partecipa al concorso in America per il miglior robot pittore del mondo”. Trieste nel 2020 sarà la capitale europea della scienza (Esof). Un altro passo. La grande occasione è il vecchio porto, se non sarà sprecata per farne un baraccone di centri commercial­i e residenze.

politici, più dei matrimoni – ma che ogni settimana è nuovo. Che fatica! “Ci vediamo tre giorni prima di andare in scena e cominciamo a parlare, a buttare giù battute e musica. E va avanti fino a un secondo prima di salire sul palco. A volte anche dopo, perché un po’ si recita e un po’ si improvvisa”. Divertono e si divertono, capisci che reciterebb­ero anche solo per se stessi. In ‘lingua’, cioè in italiano, e in dialetto. Satira politica aggiornata in tempo reale, ma anche il Radiodramm­a di coppia per ridere a denti stretti. Un gioco senza fine, non sai mai cosa ti aspetti: battute, coretti. E poi la musica del quintetto che accompagna le scene, le proiezioni e gli ospiti: “Qui vengono Paolo Rossi (nato nella vicina Monfalcone, ndr) e Vinicio Capossela che ha scritto tante sue musiche proprio al nostro piano”, racconta Mizzi. Potrebbero andare ovunque, eppure gli amici del Pupkin – a parte qualche fuitina in tv e al cinema con Gabriele Salvatores – vogliono restare qui. Nella loro Trieste.

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