Atac, il referendum in autunno Fassina: “Umiliati i cittadini”
La Raggi rinvia il voto previsto il 3 giugno
▶TROPPE ELEZIONI in poco tempo e il referendum sul trasporto pubblico a Roma, previsto per il 3 giugno, slitta in autunno. Lo ha deciso ieri l'amministrazione della sindaca Virginia Raggi, suscitando le proteste dei promotori della consultazione. Dal Campidoglio spiegano che il 10 giugno sono già previste le elezioni amministrative in due municipi (il III e l’VIII), votare il 3 sul trasporto pubblico avrebbe generato confusione. Il referendum, promosso dai radicali italiani, chiede un’opinione sulla messa a gara del trasporto pubblico locale della capitale, oggi gestito dall’Atac. Il voto in autunno – secondo l’amministrazione capitolina – consentirebbe un risparmio, anche grazie alla possibilità (per ora solo teorica) del voto elettronico. Il Pd parla di una “decisione vergognosa”: “La Raggi ha paura di far pronunciare i romani sul trasporto pubblico locale e prende tempo togliendo il voto”. Il consigliere Stefano Fassina dice che “sono stati umiliati in un colpo solo i 30.000 cittadini che avevano chiesto il referendum”. I radicali Riccardo Magi e Alessandro Capriccioli, promotori della consultazione, ritengono che il rinvio sia una conseguenza dell’immobilismo del Comune: “Ci auguriamo che la sindaca Raggi smetta di comportarsi come un promotore del comitato per il no o per l’astensione, e informi i cittadini in maniera informale”.