Le “yummy mummies” argine alla Brexit
Le mogli dei banchieri vogliono restare a Londra dopo l’uscita dalla Ue
Se vince il sì, la City si svuoterà, e migliaia di bankers emigreranno verso lidi più accoglienti, con effetti disastrosi sull’indotto e sull’economia dell’intera nazione. Contando sulla fuga di servizi e persone, diverse capitali europee hanno lanciato la loro charme offensive per accalappiare talenti e investimenti: in prima fila, la scintillante Parigi dell’era Macron e l’efficiente Francoforte. Sta funzionando? Non come previsto.
Le ragioni? la prima, certo, ha a che fare con l’incertezza dei negoziati: nell’attesa di capire cosa succederà davvero, la desertificazione non è ancora avvenuta e l’economia britannica, malgrado tutto, è in salute, con grande sorpresa perfino del funereo ministro del Tesoro Philip Hammond. Ma c’è una ragione più privata. Politico ha sentito diverse mogli di importanti banchieri inglesi - e qualche marito - e la risposta è stata: Parigi forse, se non fosse per le tasse troppo alte. Francoforte mai.
IN TESTA ALLA RIVOLTA ci sarebbero le “yummy mummies”, le mamme giovani, attraenti e ricche dei quartieri più esclusivi. Una di loro, l’autrice del blog Notting Hill Mummy, è particolarmente spietata: “Buia, noiosa, fredda… Francoforte è una specie di incubo. Chi può scegliere si rifiuta di trasferir- si li”. E non è solo il confronto con lo stile di vita eccitante e lussuoso - per loro - di Londra: c’è l’ostacolo della lingua e la carenza di scuole private di eccellenza come quelle, esclusivissime, di Kensington e Chelsea. Rette da almeno 20mila sterline l’anno, criteri d’accesso proibitivi: perché la prole abbia chance di entrarvi, molte famiglie pagano la pre-iscrizione appena scoperto di essere in dolce attesa.
“In effetti, in questa fase di in- certezza, molti dei miei clienti aspettano a trasferirsi, oppure decidono di fare la spola con l’Europa, lasciando a Londra consorte e figli”, spiega al Fatto Anke Gosch, ex broker che, dopo la nascita di 2 figlie, fa da consulente proprio alle famiglie di ricchi professionisti stranieri a caccia di posti nelle scuole elementari private.
“Ma questo vale solo per i ricchissimi, che possono permettersi di dire no ai loro capi, di non lavorare o di aspettare che il futuro della City si chiarisca. Nel campo della finanza, molti europei stanno tornando “a casa” - specie francesi e tedeschi, visto che le economie dei loro paesi vanno bene. Al loro posto imprenditori americani del settore tech, ricchi cinesi e arabi o turchi in fuga dalle svolte autoritarie nei loro paesi”. Il grande vantaggio per chi resta? Si liberano finalmente posti nelle ricercatissime, e finora riservate ai madrelingua, scuole francesi.