Fuoriuscita di greggio: allarme benzene Falconara, 1.000 denunce ai pm e corteo
Scomodando Abraham Lincoln potremmo usare la sua celebre frase: “Potete ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per sempre, ma non potete ingannare tutti per sempre” per raccontare la rivolta della popolazione di Falconara, a pochi chilometri da Ancona, contro il Petrolchimico Api. Per la prima volta oltre mille cittadini si sono rivolti ai carabinieri per denunciare i vertici della raffineria e la Procura di Ancona ha aperto un'inchiesta per lesioni colpose e getto pericoloso di cose.
LA GOCCIA che ha fatto traboccare il vaso della sopportazione è stato l'incidente del 12 aprile scorso quando il greggio è trafilato dal tetto della cisterna Tk61 rilasciando nell'aria un'imprecisata quantità di benzene, ritenuta dall'Iarc (Agen- zia internazionale per la ricerca sul cancro) una delle sostanze che espone al rischio di sviluppare linfomi, leucemie e tumori del colon, trachea, polmoni. Molti hanno iniziato ad accusare forte bruciore alla gola, mal di testa, nausea. L'Api si scusa definendolo un “incidente minore risolvibile con un piano emergenza interno”. Ma l'indomani la centralina dell'Arpam registra un picco 102,2 ug/ m3 con una media giornaliera che supera di quasi dieci punti il livello minimo di rischio. La misura è colma, e con il trascorrere delle ore oltre mille cittadini si recano dai carabinieri per sporgere denuncia contro il Petrolchimico.
PER ANNI i comitati locali hanno cercato invano di favorire la riconversione del sito come è accaduto per la Ies di Mantova, riconvertita in polo logistico e per l'Eni di Porto Marghera divenuta una raffineria bio all'avanguardia. Stiamo parlando del Petrolchimico nato nel quartiere Fiumesino, un tempo borgo marinaro, dove a ridosso, negli anni, sono stati costruiti centri abitativi, la scuola è a un chilometro in linea d'aria e l'aria è costantemente maleodorante e i livelli di inquinamento altissimi come testimoniano gli studi prodotti negli anni da Asu, Arpam. Istituto Superiore di Sanità e Istituto Nazionale Tumori di Milano, che certificano un aumento delle malattie legate all' in qu in am en to superiore alla media, anche se il Registro tumori pur attuato dal 2015 non funziona ancora. “Il fatto incredibile è che il sindaco, dopo il tavolo tecnico con Regione, Arpam, Asur, Protezione civile regionale, per giorni ci ha tenuto nascosta la gravità della situazione, non ha ordinato la chiusura delle scuole e l'evacuazione del quartiere” è la denuncia di Roberto Cenci del Comitato Onda Verde onlus e Comitato Mal'aria che oggi hanno indetto la manifestazione “Sos salute occupazione S i c u r e zz a ” che partirà da Piazza Mazzini alle 15. È l'annoso e irricevibile ricatto: lavoro o salute. “Saranno presenti genitori, figli, nonni, commercianti e ci auguriamo medici di base e pediatri, associazioni sportive, culturali, gradiremmo molto anche una rappresentanza dei lavoratori dell'Api, ma purtroppo sembra difficile”, conclude Cenci.