Il Fatto Quotidiano

ORFINI, LA BALLA DEL REFERENDUM ANTI-ITALICUM

- » DANIELA RANIERI

Orfini, Orfini… q ue st o nome non ci è nuovo. Ah, sì: l’altra sera l’asserito presidente del Pd era in Tv a Otto e mezzo a propalare alcune delle fake news del repertorio post-elettorale renzista (di quelle russe, prima e dopo le elezioni, nemmeno l’ombra; in compenso, dopo il 4 marzo un rosario quotidiano di fandonie, menzogne, manipolazi­oni messe in bocca da Renzi ai più television­ari dei suoi gregari, hai visto mai il risultato del 18,7% sia ancora migliorabi­le).

Orfini non ha mancato di dedicare una battuta alla frottola ormai leggendari­a secondo la quale “gli italiani ci hanno messo all’opposizion­e”, come se sulla scheda elettorale ci fosse una casella apposita (il sospetto che quelli che non li hanno votati speravano che non arrivasser­o nemmeno al 3% e che andassero proprio a casa non li sfiora nemmeno).

L’altra, sostenuta con particolar­e veemenza dall’esangue Orfini, è quella secondo la quale ci troviamo nello stallo attuale perché la legge elettorale che precedeva il Rosatellum, l’Italicum, “è stata bocciata dal referendum”. Eh... Che pazienza. Come ormai anche i sassi sanno, il referendum riguardava la riforma costituzio­nale toscana (riduzione del numero dei parlamenta­ri, ri- forma del titolo V, abolizione del Senato elettivo e sua sostituzio­ne con un circolo ricreativo per amministra­tori locali con immunità) e non affatto la legge elettorale, come infatti si sgolava di argomentar­e un imbarazzan­te Renzi con Zagrebelsk­y (!) che in un confronto tv denunciava i pericoli del “combinato disposto” tra le due.

Senti Orfini: “Quella legge è caduta per effetto del referendum… Viene eliminato dalla Corte Costituzio­nale il ballottagg­io nel momento in cui perdiamo il referendum e c’è il bicamerali­smo”.

Ovviamente è falso: la Consulta ha dichiarato incostituz­ionale l’Italicum nella parte relativa al ballottagg­io con queste motivazion­i: “Se è vero che… il turno di ballottagg­io fra le liste più votate ha il compito di supplire al mancato ragg iu n gi me n to , al primo turno, della soglia minima per il conseguime­nto del premio, al fine di indicare quale sia la parte politica destinata a sostenere, in prevalenza, il governo del Paese, tale obbiettivo non può giustifica­re uno sproporzio­nato sacrificio dei principi costituzio­nali di rappresent­atività e di uguaglianz­a del voto, trasforman­do artificial­mente una lista che vanta un consenso limitato, ed in ipotesi anche esiguo, in maggioranz­a assoluta”. Quindi il ballottagg­io è incostituz­ionale in sé, perché trasforma artificial­mente la minoranza in maggioranz­a. A Orfini batte la palpebra perché sa che sta dicendo una bugia (consigliam­o magnesio) e per tenere il punto s’inventa uno scenario fantasy con inversione spazio- temporale ( un hy s te ro n proteron tipo il "

“Moriamo e lanciamoci in mezzo alle armi” de ll’E neide).

Ma se anche fosse vero che la vittoria del No ha rotto le uova nel paniere di una legge costituzio­nalissima che lo precedeva, Orfini si rende conto che sta confessand­o che lui e i suoi compagni statisti hanno fatto un legge elettorale valevole solo per la Camera, dando per scontato l’esito di un referendum che doveva ancora tenersi? (Il che è talmente stupido e assurdo che in una certa misura coincide con la verità). Gli conviene che continuiam­o a prenderli per bugiardi, perché tra il credere alla loro buona fede e il vederli come totali imbecilli è un attimo.

Frottole e narrazione: dall’opposizion­e scelta dagli elettori fino all’Italicum bocciato dal referendum costituzio­nale

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy