Il Fatto Quotidiano

“Lavoro e Ilva: Italia ingiusta in un mondo in mano ai ricchi”

Stefano Benni Lo scrittore sarà al nuovo festival letterario di Taranto: “La cultura può aiutare l'intelligen­za di tutti molto più della politica”

- SIT

Ilibri hanno molte vite e mille virtù, alcune delle quali davvero salvifiche, soprattutt­o perché è sulle gambe dei libri che corrono le idee. E allora va salutata con gioia, ottimismo e speranza la nascita di un festival letterario a Taranto: debutta giovedì nel bellissimo Castello Aragonese la “Fiera della letteratur­a del Mare - Taranto due mari di libri”: tra gli ospiti ci sarà anche Stefano Benni, che giovedì presenterà Prendiluna, il suo romanzo che è uscito esattament­e un anno fa.

Lei è emiliano: che rapporto la lega a Taranto? Sono della montagna emiliana da parte di padre, e molisano da parte di madre. Sono felicement­e un meticcio. Sono stato molte volte in Puglia e mi sono sempre sentito (per metà) a casa.

Come la musica anche la letteratur­a può aiutare una città “sempre concentrat­a e allo stesso tempo distratta dall’industria, sempre concentrat­a e allo stesso tempo distratta da ll ’ industria, sospinta tra opportunit­à e problemi, lavoro e crisi”, come sostengono gli organizzat­ori?

La cultura può aiutare l’intelligen­za di tutti molto più della politica, e ci vogliono intelligen­za e sensibilit­à per affrontare una situazione contraddit­to- ria e difficile come quella di Taranto. Non esistono soluzioni magiche, ma strade possibili, e la cultura aiuta a vedere queste strade. Martedì anche a Taranto si terrà il concerto del Primo Maggio. Evento che, arrivato alla quinta edizione, ha il merito di accendere ulteriorme­nte i riflettori sulla vicenda dell’Ilva, dove sembra insanabile il conflitto tra diritti, tra lavoro e

salute.

Il conflitto tra lavoro e salute è vecchio come il mondo, dalla civiltà agricola alla rivoluzion­e industrial­e fino al capitalism­o selvaggio. Taranto è in una situazione particolar­mente difficile, ma non insanabile. Basta aver veramente voglia di ascoltarsi.

Si è parlato molto del “voto parassitar­io” di un sud assistenzi­alista attratto dal reddito di cittadinan­za. Che cosa ne pensa? L’idea di un voto del nord “puro” e di un voto del sud “pilotato” è una delle bugie più facili del razzismo.

Il lavoro è il centro della nostra Costituzio­ne, posto all’articolo 1 come fondamento della Repubblica. Un’affermazio­ne che oggi sembra totalmente svuotata di significat­o visto che tutti i dati restituisc­ono una situazione di precariato e disoccupaz­ione allarmante: secondo Eurostat siamo penultimi in Europa dopo la Grecia. Senza dire che aumentano anche i lavoratori poveri, cioè coloro che nonostante uno stipendio non arrivano alla fine del mese.

Non fatemi fare il politico. Io descrivo la vita degli umili e degli sconfitti. Non ho miracoli da invocare, ma voglio che si parli ogni giorno di ingiustizi­a, perché questo è un Paese ingiusto in un mondo comandato da un migliaio di ricchi.

A Taranto incontrerà i lettori parlando di Prendiluna, che poi è la vecchia

L’idea di un voto del nord ‘puro’ e di un voto del sud ‘pilotato’ è una delle bugie più facili del razzismo

maestra protagonis­ta di un libro in cui si fondono la chiave comica e drammatica: come giudichere­bbe secondo lei questa escalation di violenza e aggressivi­tà nelle scuole?

Queste cose ci sono sempre state, anche quando io ero scolaro, ci pestavamo ogni giorno. Oggi se ne parla di più, e questo va bene.

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 ?? Ansa/LaPresse ?? Libri e mare Uno scorcio di Taranto. Accanto, l’autore Stefano Benni, autore di “Prendiluna”
Ansa/LaPresse Libri e mare Uno scorcio di Taranto. Accanto, l’autore Stefano Benni, autore di “Prendiluna”
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